Taranto (e il suo porto) in attesa di 200 milioni di euro
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L’approfondimento dei fondali e la realizzazione della piastra logistica sono indispensabili infrastrutture per il recupero di competitività del porto di Taranto, già in sofferenza per gli effetti della pesante congiuntura di crisi economica riflessa sui traffici”. Gli fa eco l’ assessore regionale Guglielmo Minervini, secondo il quale “il dragaggio dei fondali permetterebbe di connettere e integrare il sistema portuale Pugliese con i grandi traffici commerciali del mondo, mentre la piastra logistica eviterebbe il semplice transito delle merci e favorirebbe la loro lavorazione in loco offrendo l’opportunità di nuovi servizi. Infatti, solo promuovendo servizi di logistica si possono oggi generare attività economiche e positive ricadute occupazionali di straordinario interesse per la provincia ionica”.
{affiliatetextads 1,,_plugin}“Questo progetto – conclude l’assessore - integrato con la realizzazione dell’ultimo miglio del fascio ferroviario tra il porto e la rete nazionale al quale sta già lavorando Rete ferroviaria italiana per collegare direttamente il traffico su mare con quello su ferro, consentirebbe al porto di Taranto una concreta alternativa di sviluppo come grande Hub del Mediterraneo”. La speranza, dunque, è che l’erogazione dei duecento (e oltre) milioni di euro – è proprio il caso di dire – vada in… porto.
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