{affiliatetextads 1,,_plugin}"La verità - prosegue Parisi - è che Vendola candidando oggi alla guida della coalizione la propria persona e non il proprio partito conferma di essere nel campo di centrosinistra quello che meglio di tutti ha finora interpretato il senso delle primarie, perfino meglio dell'attuale Statuto del Pd che è ancora profilato sulla idea della scelta di solitudine che nel 2008 è stata definitivamente sconfitta dagli elettori. Le primarie non sono infatti una elezione di prova nella quale ogni partito della coalizione misura la sua forza impegnando i voti dei suoi elettori sul proprio candidato, ma un libero confronto all'interno della coalizione per scegliere la persona e la proposta che la rappresenta meglio nella competizione col candidato del centrodestra".

Conclude Parisi: "Chi pensa di avere nel centrosinistra una proposta alternativa a Berlusconi migliore di quella Vendola e di quella di Bersani non ha che da alzare la mano e dirlo a chiare lettere. Ogni proposta alternativa non può che essere benvenuta".