Tre paesi un unico progetto: far rivivere gli “sciamboli”, i canti dei Monti Dauni. Protocollo d’intesa tra Pietramontecorvino, Biccari e Volturino
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LA MUSICA DEL MONDO. Non è un caso che a farsi promotrice dell’iniziativa sia Terravecchia in Folk. Proprio dal 27 al 29 agosto, Pietramontecorvino si farà ‘ombelico’ della musica del mondo, dedicando tre giorni di concerti, spettacoli, convegni e degustazioni alla contaminazione culturale fra i linguaggi espressivi e musicali del pianeta. Al centro del progetto di Terravecchia in Folk vi è il recupero di una radice culturale comune, quella stessa radice da cui far germogliare il presente di un territorio che guarda al passato per acquisire slancio nel futuro attraverso progetti concreti di sviluppo culturale, sociale ed economico.
{affiliatetextads 1,,_plugin}IL ‘TRIPLETE’ DI TERRAVECCHIA. Quest’anno, oltre al progetto “Sciambulen”, Terravecchia in Folk sarà un contenitore caleidoscopico: con “Folk in Corso” saranno offerti numerosi spettacoli e uno stage gratuito di musica e di danza popolare; con ARTinSTRADA si potranno ammirare artisti di livello internazionale (Kyra, La Compagnia dei Fuocolieri, il maestro dei Madonnari della Scuola d’Arte Napoletana, Gennaro Troià) e le evoluzioni nel vuoto dei Mattatoio Sospeso. E poi c’è “TerreInMoto”, festival che canta “La musica del mondo”. Ci saranno “A’ Paranza r’o Lione” (28 agosto), Tarantula Garganica (29 agosto) e a partire da venerdì 27 “TerreInMoto” compirà un lungo viaggio. Si comincia dalla Calabria, con “Totarella” (27 agosto, ore 21), gruppo che prende il nome dalla definizione che le popolazioni del Pollino hanno dato all’oboe popolare. E il viaggio prosegue in Basilicata con i “Krikka Reggae” (27 agosto, ore 22.30), migliore reggae band d’Italia all’Arezzo Wave. Il 28 agosto un altro doppio appuntamento: “Gattamolesta” alle 21 e “Municipale Balcanica” alle 22.30 per ascoltare i ritmi del vento che spira da Est. Il 29 agosto, Rione Junno con Assane Diope alle 21 ed Erasmo Petringa in Mediterranea Sound alle 22.30per i primi, la world music che integra sonorità e tradizioni dal Senegal alla Puglia; i secondi, invece, porteranno sul palco la miscela intensa del folk campano contaminato da suoni arabi e musiche del mediterraneo.