Strade dissestate, ora la lotta coinvolge tre province Monti Dauni con i centri molisani e campani
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Il nuovo organismo collegiale intende ampliarsi con le prossime adesioni dei Comuni di Biccari, Castelluccio Valmaggiore, Celle San Vito e Faeto. Nella riunione di martedì 24 agosto, a Pietramontecorvino, il Comune di Roseto Valfortore ha proposto anche agli altri comuni partecipanti all’incontro (Carlantino, Casalnuovo, Castelnuovo, Casalvecchio, Celenza Valfortore, Motta Montecorvino, Pietra e San Marco la Catola, oltre ai già citati Volturino e Volturara) di allargare la base di partecipazione della lotta facendo rete con i centri di Molise e Campania ugualmente interessati al problema delle strade dissestate. Il Comune di Roseto Valfortore, negli ultimi 10 anni, è sempre stato molto attivo nel rivendicare – nei confronti della Provincia di Foggia, cui compete la responsabilità sulla sicurezza della viabilità provinciale – la necessità di un programma di azioni strutturali per affrontare il problema del dissesto idrogeologico nei Monti Dauni e la conseguente disastrosa situazione della viabilità nella parte settentrionale dell’Appennino Dauno.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Un’azione intrapresa con forza, anche quando a Palazzo Dogana vi erano un presidente e una giunta di centrosinistra. La risposta dell’assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Foggia, Domenico Farina, e la mancanza di qualsiasi chiarimento da parte del presidente Antonio Pepe sono valutati come un segnale di colpevole e dolosa indifferenza da parte dell’Amministrazione comunale rosetana. Gli ultimi atti di Palazzo Dogana riguardo alle priorità di intervento sulle arterie provinciali evidenziano una forte, lampante e immotivata differenza di attenzione da parte della Giunta provinciale nei confronti dei territori dei Monti Dauni Settentrionali non rappresentati all’interno dell’esecutivo.