Comune di Lecce, Straordinari d’oro: “Troppe irregolarità”
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Un documento, quest’ultimo, che fece molto scalpore in quanto il dirigente che ha sostituito in questo Settore Laudisa, scrisse alla Commissione che “non erano stati timbrati i cartellini perchè i dipendenti non avevano molte speranze di vedere riconosciuti gli straordinari per mancanza di fondi”. Con questa affermazione Rollo ammetteva anche che non potevano essere quantificate nè il monte ore accumulato dai dipendenti, nè tantomeno poteva essere fatta la ripartizione tra gli stessi dipendenti”.
{affiliatetextads 1,,_plugin}n poche parole egli affermava che gli straordinari assegnati con la delibera non potevano essere documentati. Una tesi che fece sobbalzare tutti i componenti della Commissione Bilancio, sia quelli di opposizione che quelli di maggioranza, incluso lo stesso presidente Stefano Ciardo dell’udc.
In seguito alle ovvie rilevazioni della Commissione venne immediatamente bloccato il mandato di pagamento degli 11mila euro e nelle ore successive l’assessore Monosi ritirò la delibera. La causa del ritiro della delibera indicata dal titolare della delega alle Attività Produttive non fu però l’illegittimità dell’atto come pretendeva l’opposizione, bensì la non urgenza, requisito fondamentale per poter portare ed approvare definitivamente una delibera di questo tipo da parte della Giunta senza passare dal Consiglio comunale.
Per questo il consigliere comunale del Pd Antonio Torricelli ha chiesto la presenza dell’assessore Monosi alla seduta di mercoledì mattina della Commissione Bilancio, al fine cioè di fare definitivamente luce sulla natura e sul destino di questo provvedimento. Ad “aggravare” il dibattito intorno alla delibera, il fatto che l’assessore abbia inserito nell’atto di annullamento la possibilità che ora l’assegnazione degli straordinari “segua l’iter amministrativo ordinario”, approdando così in Consiglio comunale.
Ad apportare elementi di novità nella vicenda è ora il presidente della Commissione Stefano Ciardo, che mette in evidenza la necessità di ascoltare in Commissione anche i dirigenti Rollo e soprattutto Laudisa. Quest’ultimo infatti è colui che dirigeva il Settore nel periodo in cui sarebbero “maturati” gli straordinari fatti dai sei dipendenti a cavallo tra il 2007 e il 2008.
“In realtà - spiega Ciardo - l’assessore Monosi mi ha riferito che ancora non sa se farà una delibera da portare in Consiglio e che in alternativa potrebbe chiedere ai dipendenti una liberatoria che cancelli definitivamente la questione inerente questi straordinari. Con questa idea, però, io non sono assolutamente d’accordo visto che una liberatoria non cancella un diritto, se questo è stato realmente acquisito e pertanto in futuro potremmo ritrovarci con un debito fuori bilancio scaturito proprio da questa vicenda”.
Ma il presidente mette in evidenza anche alcune incongruenze che potrebbero rappresentare delle vere e proprie irregolarità dell’istruttoria seguita che è poi sfociata nella delibera di Giunta: “Intanto - dice Ciardo - fra le attività elencate per giustificare gli straordinari privi di marcatura del cartellino c’è persino il Farmer Market che non è assolutamente un progetto del Comune, bensì di Coldiretti Lecce. Palazzo Carafa ha solo messo a disposizione piazzetta Bottazzi e 6-7 gazebo, non capisco quali attività possano aver svolto i dipendenti. Poi fra questi sei ci sono due “posizioni organizzative” e per questi il compenso è onnicomprensivo, non hanno cioè diritto a maturare ulteriori straordinari”.
La questione, insomma si presenta alquanto complicata, e secondo Ciardo l’istruttoria sarebbe caratterizzata da gravi carenze e vizi. Per l’opposizione, invece, con Antonio Torricelli in prima linea, tutto si può concludere sul piano prettamente “politico” con il ritiro definitivo della delibera da parte dell’assessore Monosi. Mercoledì, intanto, si torna in Commissione: “Tutti i verbali delle riunioni – specifica ancora Ciardo - sono stati inviati finora al sindaco, al direttore generale Piergiorgio Solombrino e allo stesso assessore del ramo”.
(C) Fabio Zollino per Ilpaesenuovo.it