Da mesi attendiamo che il Governo nazionale dimostri di esistere anche per la nostra provincia. Sulla vicenda Alenia abbiamo scritto ad aprile al Presidente Berlusconi e all’allora Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola. A luglio, quando si è avuta la consapevolezza che Finmeccanica aveva già stabilito le sorti del sito produttivo di Brindisi, siamo tornati ad interessare lo stesso Dicastero e contestualmente abbiamo scritto al Ministro Fitto, ricordandogli gli impegni che aveva assunto per lo stabilimento di Brindisi pure quando era Presidente della Regione Puglia.

{affiliatetextads 1,,_plugin}La scorsa settimana si è rivolto al Presidente del Consiglio anche Nichi Vendola, ma a fronte di queste continue sollecitazioni abbiamo incassato il silenzio assoluto del Governo che partecipa al disegno penalizzante per Brindisi di Alenia la quale maschera la chiusura del sito attraverso una diminuzione di commesse, ma che in realtà si sta semplicemente limitando a scippare le manutenzioni da sempre eseguite a Brindisi per trasferirle al Nord, nello stabilimento di Venezia.  Ma non è solo Alenia sotto accusa.

Adesso noi pretendiamo – conclude Ferrarese - che il Governo, nel suo ruolo di maggiore azionista del gruppo Finmeccanica, ci spieghi il perché di una continua penalizzazione del nostro territorio e, nel caso specifico, di un comparto come quello aeronautico su cui si basano le speranze di sviluppo economico ed occupazionale della provincia di Brindisi. Quando è in ballo il destino di tanti lavoratori le parole, le promesse fatte e puntualmente disattese devono lasciare spazio a fatti concreti. Ed è esattamente quello che continueremo a chiedere con forza al Governo nazionale, anche a costo di azioni clamorose”.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI