Grazie alla collaborazione di Stefania Mariano danzatrice/coreografa e curatrice  de 'la Fabbrica dei Gesti' e Claudio Prima musicista di rilievo del panorama salentino, insieme all responsabile del settore comunicazione Nuova Messapia Alfredo Melissano l'associazione Nuova Messapia e la Fabbrica dei Gesti insieme hanno messo in cantiere un singolare progetto didattico teatrale rivolto a tutti gli studenti e alunni delle scuole di ogni ordine e grado per avvicinarli, attraverso il linguaggio artistico musicale e teatrale, l'importanza della Cittadinanza Attiva e spiegare loro come ognuno di noi può essere essenziale parte attiva interssandosi del proprio territorio e dare mano concreta nella soluzione di importante emergenza qual'è l'emergenza rifiuti nel Salento. Esempio eclatante è la non conoscenza e la scarsisissima adozione della buona prassi del compostaggio domestico tanto utile  e intelligente e quanto mai economica e necessaria.

" Piccola Mela e Grande Arancia", un racconto strutturato in performance multidisciplinare ideato da Stefania Mariano e Claudio Prima, scritto da Marta Vedruccio, con Emanuele Coluccia, Claudio Prima (musicisti), Chiara De Pascalis, Egle Calò (attrici), Stefania Mariano (voce narrante).

{affiliatetextads 1,,_plugin}La performance "Piccola Mela e Grande Arancia", è un percoso virtuoso che esemplifica come i rifiuti, in particolare i nostri rifiuti organici, si possono trasformare da un problema gravissimo in una risorsa preziosa. Ogni rifiuto non è a prescindere buono o cattivo è soprattutto il nostro comportamento nei loro riguardi a dargli una caratterizzazione di utilità o di nocività. Difatti sono i nostri piccoli gesti quotidiani che possono trasformare il rifiuto organico, fatto di bucce di frutta, scarti di verdura, sfalci di potatura, in una risorsa preziosa come il compost utile per fertilizzare e ammendare i nostri terreni poveri di sostanze organiche utilissime per l'agricoltura, senza dover necessariamente utilizzare i micidiali e velenosissimi fertilizzanti chimici di sintesi. A tutt'oggi non tutti sanno che più di 1/3 della nostra produzione quotidiana di rifiuti è composta da risorse di buoni rifiuti organici facilmente recuperabili e smaltibili a km Zero attraverso l'utilizzo della pratica del compostaggio domestico, ma che ancora oggi ci si ostina a conferire stupidamente o in pericolosissime discariche o bruciarli in inquinanti inceneritori.

Una frazione importante che condotta attraverso le tecniche di compostaggio domestico e industriale potrebbe essere tranquillamente smaltita nel giro di pochi mesi seguendo dei virtuosi processi naturali dove, prendendo esempio dalla Natura, non si produrrebbero assolutamente rifiuti, bensì lo scarto di un processo biologico diviene virtuosamente la materia prima di un altro processo biologico.