FOGGIA ‘CAPITALE’. Con quattro ‘paesi arancioni’, quella di Foggia è la provincia del Mezzogiorno a più alta concentrazione di borghi eccellenti. Il 10 ottobre, nella Giornata Touring, ad Alberona sono arrivate circa 500 persone per partecipare a visite guidate, degustazioni e alla Festa dei Frutti d’Autunno. Un successo simile nei numeri e nella qualità della partecipazione lo hanno riscontrato anche gli altri borghi arancioni della Capitanata: Pietramontecorvino, Orsara e Sant’Agata di Puglia. Ecco perché l’interesse del Touring appare crescente verso un’area, quella che mette insieme Lucera e i 29 comuni dei Monti Dauni, che negli ultimi anni è stata capace di ottenere riconoscimenti anche da Cittaslow, Legambiente e Borghi più belli d’Italia.

{affiliatetextads 1,,_plugin}COS’E’ IL MAT. Il Touring Club ha sviluppato un impianto metodologico, un modello valutativo, un sistema di percorsi di valorizzazione del territorio resi poi operativi in un progetto denominato Modello di Analisi Territoriale. Il Mat disciplina anche la possibilità di assegnazione della "Bandiera Arancione”, marchio di qualità turistico ambientale dell'entroterra con il quale si identificano i Comuni che dimostrino di saper conservare, valorizzare e promuovere le proprie risorse turistiche in modo sostenibile per la comunità ospitante e il contesto ambientale.

LA BANDIERA ARANCIONE. Su 38 comuni pugliesi partecipanti all’ultimo bando, solo 4 paesi hanno avuto l’onore di affiancare Alberona e Sant’Agata di Puglia (i borghi che stanno confermando il riconoscimento dal 2002): Orsara di Puglia, Pietramontecorvino, Alberobello e Cisternino. La Bandiera Arancione è un marchio estremamente selettivo. Dal 1998, sono 1.890 i Comuni italiani che si sono candidati a ottenere il riconoscimento: di questi, solo 174 sono riusciti a soddisfare i parametri richiesti e a superare le verifiche. La commissione del Touring Club, prima dell’analisi della località e della visita sul campo, analizza le risposte a un questionario con 250 domande e richieste documentali che riguardano l’accoglienza, la ricettività e i servizi complementari, i fattori di attrazione turistiche, la qualità ambientale e, infine, la struttura e la qualità peculiare della località.

LA RISCOSSA DEI MONTI DAUNI. I Monti Dauni sono un’area che conta 30 comuni (con Lucera, il centro più grande), 140mila abitanti, oltre 500 tra chiese, siti d’interesse comunitario e musei etnografici, 8 paesi certificati con marchi di qualità turistico- ambientali. Insieme, i borghi dei Monti Dauni forniscono i due terzi dell’energia da fonti rinnovabili prodotta dall’intera Puglia. Un terzo del polmone verde pugliese è sulle alture dell’Appennino Dauno che forniscono le risorse idriche necessarie alla provincia di Foggia. I fiumi, i laghi, le riserve faunistiche dell’area rappresentano un unicum ambientale preziosissimo. In questo ampio fazzoletto di terra, pari al 10 per cento dell’intera superficie regionale, albergano le specie animali e vegetali più selvatiche e preziose: il lupo, il cinghiale, la volpe, il falco popolano aree boschive ricche di sorgenti, funghi, tartufi, erbe spontanee e officinali.