Farmatruffa da 20 milioni di euro, associazione a delinquere tra medici e informatori
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{affiliatetextads 1,,_plugin}La sentenza di primo grado arriva a un decennio dai primi fatti contestati. Quattro sostituzioni nel collegio giudicante hanno costretto ogni volta il pm, Ciro Angelillis (stasera aveva al fianco il procuratore di Bari, Antonio Laudati), a ripartire da zero riascoltando tutti i testimoni (fino a 50 per udienza). La requisitoria è durata quasi 30 ore, due mesi le arringhe, tre giorni la camera di consiglio. Gli imputati (capi area e informatori scientifici di aziende farmaceutiche, medici di base e farmacisti) avrebbero, secondo l'accusa, utilizzato false ricette per l'acquisto dei farmaci.
Le condanne, in alcuni casi, sono state più severe delle richieste dell'accusa. Per Michele Salzo, il medico di Conversano (Bari) ritenuto l'ideatore di molte delle truffe, il pm aveva chiesto sei anni di reclusione ma i giudici gli hanno inflitto una condanna a sette anni. Nonostante le pene esemplari, pochi imputati potranno scontarle arrivando a condanna definitiva. La sentenza giunge infatti a pochi mesi dalla prescrizione dei reati di corruzione, falso e truffa. Tuttavia, avendo il collegio riconosciuto a molti dei medici e degli informatori scientifici il ruolo di promotori e organizzatori delle presunte organizzazioni, si sono allungati i termini di prescrizione relativamente al reato di associazione per delinquere. Il collegio ha disposto anche risarcimenti alle parti civili. Alla Regione Puglia, che aveva chiesto cinque milioni di euro, 31 imputati dovranno pagare una provvisionale immediatamente esecutiva di 635 mila euro oltre a sette mila euro di spese processuali. All'Ordine dei medici il solo Salzo dovrà pagare dieci mila euro di provvisionale, oltre a quattromila euro di spese processuali. Per le Asl di Bari, Lecce e Brindisi e per l'Ordine dei farmacisti il Tribunale ha disposto il risarcimento danni da definirsi in un altro procedimento civile riconoscendo anche il pagamento delle spese processuali quantificate rispettivamente in 3500 euro per le Asl e seimila euro per l'Ordine dei farmacisti.
(C) Lagazzettadelmezzogiorno