La prima volta si riunirono per denunciare la preoccupante situazione in cui versano le aziende artigiane a Lucera, una crisi acuita dall’azione scorretta dei doppiolavoristi, dall’attesa ormai trentennale di una zona destinata ad un Piano per gli Investimenti Produttivi e dalla mancanza di strumenti urbanistici che rilancino l’edilizia sostenibile e concertata nel centro svevo. La seconda volta, ed era il 22 marzo 2010, gli artigiani adesso riuniti tisi in associazione, sottoscrissero un documento e presentarono una bozza del proprio statuto.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Il sodalizio intende promuovere iniziative di sensibilizzazione verso la cittadinanza, l’Amministrazione comunale e le istituzioni provinciali e regionali per trovare nuove forme di controllo a tutela delle imprese artigiane, a garanzia della sicurezza sul lavoro e di lotta contro il fenomeno dei doppiolavoristi irregolari. Tra gli scopi dell’associazione, inoltre, vi è l’interlocuzione propositiva e la partecipazione ai bandi che riguardano le opere pubbliche. I 30 soci dell’Associazione Artigiani rappresentano tutte le categorie dell’artigianato legato all’edilizia: falegnami, fabbri, imbianchini, muratori, idraulici, decoratori ed elettricisti hanno deciso di operare insieme per costituire una voce che abbia maggiore forza e più peso nel fare emergere le istanze di tutta la categoria. Negli ultimi due anni, le piccole e medie imprese del comparto hanno subito una flessione del reddito pari al 25 per cento, con una perdita di posti di lavoro che solo in Capitanata ha riguardato oltre 10mila addetti. Sono ancora moltissimi, a Lucera, gli artigiani costretti a lavorare nelle regioni del Nord Italia per sfuggire alle conseguenze di un’economia asfittica. Ecco perché gli artigiani di Lucera hanno deciso che è il momento di tornare a lottare.