Tre gli indirizzi strategici indicati nel piano di sviluppo del Distretto: competitività, innovazione tecnologica e riorganizzazione operativa, internazionalizzazione. Obiettivi da raggiungere attraverso la formazione del personale tecnico e manageriale, ma anche con significative innovazioni tecnologiche come lo sviluppo di software dedicati alla logistica che mettano in connessione info-telematica le imprese da un lato e gli operatori del trasporto e della logistica dall’altro. Sul fronte dell’internazionalizzazione, si punta più specificatamente all’aggregazione in consorzi per offrire servizi integrati sui mercati esteri a costi più contenuti e competitivi. Tutti progetti finalizzati ad una crescita della quota di mercato nazionale pari al 10% e di mercato internazionale del 30% e anche ad un incremento dell’occupazione del 5% in tre anni.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Con la logistica entriamo in un settore di grande interesse per la Puglia per estensione e rilevanza strategica. Con tre porti principali (Taranto, Bari e Brindisi), quattro aeroporti (Bari, Brindisi, Foggia e Grottaglie), una rete ferroviaria estesa su oltre 1230 km e due nodi autostradali nazionali che collegano la Puglia con il resto d’Italia e d’Europa, il sistema logistico si compone di 8462 imprese attive nel 2009, operanti nel trasporto merci su strada e ferrovia, via mare e aereo. Ha un valore aggiunto di circa 3 miliardi di Euro e concorre per il 9% al conseguimento del valore aggiunto totale regionale, occupando in tutta la Puglia circa 19mila persone. Per questo, grande soddisfazione è stata espressa dalla Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone: “Produzione e trasporto – ha detto – sono elementi che non si possono scindere. Fare impresa vuol dire anche far viaggiare i prodotti. Per questo con il riconoscimento definitivo del Distretto produttivo della logistica, andiamo a completare un’architettura aggregativa arricchendola di un tassello fondamentale. La carica innovativa proposta dal programma di sviluppo di questo distretto punta all’efficienza e al miglioramento dei canali della distribuzione e quindi promette un maggiore valore aggiunto a servizio di tutte le imprese e di tutti gli altri distretti”.

{affiliatetextads 2,,_plugin}Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alle infrastrutture strategiche Guglielmo Minervini: “Con il riconoscimento del distretto della logistica – ha affermato – dotiamo la Puglia di un braccio operativo nel settore dei servizi che avrà importanti ricadute positive sul tessuto economico regionale. La logistica è una leva dello sviluppo regionale che ha bisogno di un solido sistema di infrastrutture che stiamo rafforzando, e della crescita dell'offerta di una piattaforma di servizi. Grazie al nuovo distretto potremo interfacciarci con un unico interlocutore con il quale ragionare in termini di filiera”. I distretti in sintesi. Un distretto è una rete di imprese legate tra loro per comparti produttivi o per filiere. Queste aziende svolgono, con il coinvolgimento delle istituzioni, attività collegate, anche se in territori non confinanti tra loro. Tra le istituzioni spiccano soprattutto le università, i politecnici e i centri di ricerca (oltre ad associazioni, enti e sindacati) che, collaborando con le imprese, possono produrre innovazione rilanciando sui mercati la competitività del tessuto produttivo pugliese.

La Regione Puglia ha riconosciuto in via provvisoria 15 distretti, di questi 11 hanno già ricevuto il riconoscimento definitivo da parte della Giunta regionale: Meccanica, Aerospazio, Informatica, Nautica da Diporto, Edilizia sostenibile, Ambiente e Riutilizzo, Lapideo, Legno-Arredo, Moda, Editoria e infine Logistica. I loro programmi di sviluppo hanno ricevuto il placet dal nucleo di valutazione per la carica innovativa e allo stesso tempo la fattibilità dei progetti. Investiranno tutti in sviluppo, ricerca, formazione e internazionalizzazione.