{affiliatetextads 2,,_plugin}Su questo preciso solco le Acli sollecitano ed invitano tutte le organizzazioni della società civile presenti non solo nella città capoluogo, ma su tutto il territorio della provincia, ad intraprendere certamente un’azione congiunta intesa a reclamare con forza che ci sia una maggiore incisività investigativa da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, ma soprattutto, a riproporre con più convinzione un tavolo “non istituzionale” allargato alla cittadinanza dentro il quale ci si possa confrontare analizzando la problematica da visioni critiche differenti che portino alla co-costruzione di più azioni congiunte, sfruttando soprattutto le peculiarità delle organizzazioni, che come le Acli, esplicano la propria opera nei più disparati settori del sociale.

{affiliatetextads 1,,_plugin}La manifestazione di Libera svoltasi ieri sera, che ricordava il 18° anniversario della tragica scomparsa dell’imprenditore Giovanni Panunzio, a cui le Acli hanno preso parte, per ironia della sorte, si è collocata all’interno di questo scenario malavitoso ed è stata un’occasione che, a nostro parere, nonostante una la presenza di numerose personalità, doveva essere colta in maniera più forte e partecipativa da parte di tutti. Le Acli di Capitanata, partendo dalla preghiera illuminata di Don Ciotti, si augurano che ci sia un risveglio delle coscienze di noi tutti, e che non sia solo di parole o di pacche sulle spalle ma di un concreto movimento di uomini e donne che camminino sul fronte della solidarietà e della perseveranza nel difficile cammino della costruzione del bene comune.