A Roma frequenta e si laurea al Dams, collabora alla realizzazione del film diretto da Roberto Torelli, “All human rights for all - tutti i diritti umani per tutti”, presentato al Festival del Cinema Internazionale di Roma, che vede la partecipazione di 30 registi italiani a dirigere altrettanti cortometraggi ispirati alla Carta della Dichiarazione Universale di Diritti Umani.

Il primo cortometraggio, “Prova a volare “, lo gira nel 2007; è la storia di un ragazzo costretto a fare i “conti” con il mondo del precariato.  Il secondo lavoro, “William blake is my friend”del 2009, visionario esercizio di stile dal forte impatto visivo, viene selezionato in numerosi festival italiani indipendenti: Roma Independent Film Festival RIFF, Festival del Cinema Europeo e Gargano Film Fest, tra gli altri.

{affiliatetextads 2,,_plugin}Nella vicenda personale di Luciano Toriello la notizia sta nel ritorno. Molti sono i pugliesi che lasciano la propria provincia per andare a formarsi a Roma, Firenze o Bologna. Il bisogno, a volte la necessità di voler guardarsi intorno, di voler crescere da un punto di vista professionale, è alla base della partenza. Tanti si inseriscono e dopo gli studi restano a vivere in quei luoghi.

Luciano Toriello dopo un laurea e tante esperienze professionali, anche di livello, ha deciso di tornare a Lucera. È qui, nella splendida cittadina pugliese incastonata tra il sub Appennino Dauno e il Gargano, che da oltre un anno scrive, gira e organizza eventi  cinematografici, l’ultimo quest’estate quando nelle piazze lucerine ha proiettato film di registi pugliesi o ambientati in Puglia, il prossimo nel periodo natalizio dedicato ai cortometraggi: “Cortelli”. Attualmente è impegnato nella post produzione del videoclip “Distruggiamo la tv” diretto per la Coquette band di Monte Sant’Angelo.

L’inciso era necessario per introdurre il lavoro che il giovane regista lucerino presenterà domenica 21 novembre al Festival del Cinema Indipendente di Foggia nella sezione dedicata alle produzioni del territorio: “Vamos a magnar companeros”, una fiction dal sapore western ambientata in Puglia, come la definisce lo stesso regista. La storia di tre uomini Gringo, Basco e Biondo che devono prendere un’ “importante” decisione e per farlo si incontrano nella masseria di uno di loro. Si tratta di un lavoro di 15 minuti girato interamente nelle masserie della provincia di Foggia con attori “locali”, impreziosito dall’amichevole partecipazione di Nico Cirasola - regista tra gli altri film di Focaccia blues- nei panni del Gringo.

Locali sono anche le maestranze e i tecnici che hanno partecipato alla produzione low cost finanziata dallo stesso regista e da Marco Fortunati, che ne ha firmato anche la fotografia.

Il cortometraggio si apre con un omaggio al famoso film di Corbucci “Vamos a matar companeros” a cui è dedicata la prima scena. Dialoghi serrati, vere e proprie sentenze “sputate” dai protagonisti, scene in macchina, campagna, polvere, polli e pagnotte da spartire; in una storia che mette i protagonisti di fronte ad una scelta. Una fiction ambientata in Puglia che ci racconta una storia senza tempo, potrebbe essere ambientata ai giorni nostri, ma anche negli anni 70 e che ci parla dell’uomo, delle scelte e della società

{affiliatetextads 1,,_plugin}Il lavoro è anche un omaggio al paesaggio della nostra terra: bellissimi gli scorci, i palazzi, le masserie e le vedute. Il cortometraggio è scritto assieme a Gianni de Mare e a Rudi “Red” Valentine, che ne ha firmato assieme a Paolo Incani, 978 Audio Factory e Pierluigi Vannella anche la bellissima colonna sonora originale. Gli attori protagonisti, oltre a Nico Cirasola, sono Alessandro Giallocosta; il foggiano Luigi Schiavone; Germano Benincaso; Giuseppe Trincucci; Vito De Girolamo; Gianni de Mare e Carla De Girolamo.