Monteparano (TA) con il 55% di raccolta differenziata e l'unico comune riciclone della Puglia
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{affiliatetextads 1,,_plugin}Ricevono il premio Start Up i comuni di Anzano di Puglia (Fg), San Michele Salentino (Br) e San Pancrazio Salentino (Br) per aver avviato nel corso del 2010 un nuovo sistema di raccolta differenziata che ha permesso di raggiungere in pochi mesi percentuali importanti. Infatti, nel 2010, a San Michele Salentino si è passati dal 2,4% di gennaio al 67,2% di settembre mentre a San Pancrazio Salentino dal 7,6% di gennaio al 74,8% di settembre. Ad Anzano di Puglia, invece, la raccolta differenziata che fino ad aprile 2010 avveniva attraverso cinque isole ecologiche, adesso è stata potenziata con il sistema di raccolta porta a porta, passando dal 17,2 di gennaio 2010 al 59,7% di settembre 2010.
Questi sono solo alcuni dei dati dell’edizione pugliese di “Comuni Ricicloni”, la storica iniziativa nazionale di Legambiente che dal 1994 premia comunità locali, amministratori e cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella gestione dei rifiuti e nelle buone pratiche. Per il terzo anno consecutivo, Legambiente Puglia ha realizzato l'edizione regionale di Comuni Ricicloni, grazie al patrocinio di Anci Puglia, al contributo dell'Assessorato alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia ed alla collaborazione di ACHAB Group e del Consorzio Creta.
Il dossier è stato presentato questa mattina in un convegno da Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia e Aldo Fusaro, Direttore Legambiente Puglia alla presenza di Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Luigi Perrone, Presidente dell’Anci Puglia, Giovanni Campobasso, Dirigente Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifiche della Regione Puglia, Fabio Costarella, Area Rapporti con il territorio del CONAI e Stefano Ciafani, Responsabile Scientifico di Legambiente Nazionale.
{affiliatetextads 2,,_plugin}L’obiettivo dell’edizione pugliese di Comuni Ricicloni è quello di fotografare il sistema di gestione dei rifiuti e le buone pratiche messe in atto in Puglia, premiare i Comuni più virtuosi, stimolare le amministrazioni locali e le ATO a raggiungere gli obiettivi minimi di legge e invitare i cittadini a modificare le proprie abitudini.
Le classifiche sono state elaborate incrociando i dati forniti dall’Assessorato Regionale alla Qualità dell'Ambiente e quelli raccolti da Legambiente Puglia ed ANCI Puglia tramite la scheda inviata alle Amministrazioni locali. In graduatoria compaiono i Comuni che hanno risposto al questionario e i Comuni che hanno trasmesso 12 comunicazioni mensili alla Regione. Pertanto, su 258 Comuni pugliesi, è stato possibile prenderne in esame 236, sei in più rispetto allo scorso anno (pari a 91,5% del totale), mentre i Comuni che hanno risposto alla scheda inviata sono stati 91, ossia il 35,3% del totale.
“Nonostante ci siano ancora inefficienze, ritardi ed emergenze –dichiara Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia- bisogna riconoscere che qualcosa sta cambiando. Infatti, questa è l’edizione in cui per la prima volta premiamo un Comune Riciclone, quello di Monteparano. A questo si aggiungono gli ottimi risultati raggiunti dai comuni dell’ATO BR2 e i buoni risultati dei piccoli comuni leccesi. Tuttavia, -continua Tarantini- questo non basta, come dimostrano i dati dei capoluoghi di provincia dove la raccolta differenziata è ancora ferma a percentuali troppo basse, la scarsa incisività del sistema delle ATO e il fatto che nessun Piano d’Ambito ha completato l’iter di approvazione. In questo contesto dalle tinte in chiaroscuro, -conclude Tarantini- restano delle priorità quali: completare la costruzione degli impianti, a partire da quelli per il trattamento della frazione umida, puntare sulla raccolta differenziata porta a porta, definire i ruoli e le competenze degli enti locali alla luce anche della Legge che ha abolito le ATO e valutare con molta attenzione la riduzione delle ATO da 15 a 6 alla luce delle risorse investite e dei percorsi di pianificazione d’ambito faticosamente avviati in questi anni”.
La novità di questa terza edizione di Comuni Ricicloni Puglia è rappresentata dalla Menzione Speciale Teniamoli D'Occhio, assegnata ai comuni di: Candela (Fg), Villa Castelli (Br), Oria (Br), Zollino (Le), Ceglie Messapica (Br) e Latiano (Br). Questo riconoscimento vuole seganalare quelle realtà che hanno ottenuto performance importanti senza riuscire a centrare gli obiettivi di raccolta differenziata fissati dalla normativa nazionale e regionale.
{affiliatetextads 4,,_plugin}La Top Ten Assoluta, ovvero la classifica dei primi dieci Comuni della Puglia, registra la presenza importante dei comuni dell’ATO BR2 che occupano ben 5 posizioni. Oltre a Monteparano ed Erchie, Melpignano si conferma nella zona alta della classifica con una percentuali pari al 45,6%.
Nella Top Ten dei Piccoli Comuni, ossia i comuni sotto i 5.000 abitanti, c’è una netta predominanza di comuni salentini e di Ordona, unico comune del foggiano.
Nella Top Ten dei Comuni di media dimensione, ossia i comuni tra i 5.001 e i 20.000 abitanti, il podio è tutto brindisino con Erchie 48,6%, Oria 40,6% e Latiano 39,4%, che ottengono percentuali assolutamente straordinarie. A completare la classifica ci sono cinque comuni del bacino LE2, con il massimo risultato ottenuto dal Comune di Maglie con il 38,4%, che attraverso una società mista municipalizzata, ha avviato la raccolta porta a porta su tutto il territorio.
Nella Top Ten dei grandi Comuni, ossia i comuni sopra i 20.000 abitanti, troviamo al primo posto Ceglie Messapica (Br) con il 36,2%, seguito da Gioia del Colle (Ba) con il 30,2% e Molfetta (Ba) con il 26,4%. Tra i Capoluoghi di Provincia, invece, svetta Brindisi con 23,5% che soppianta Barletta scesa al secondo posto, passando dal 20,3% al 18,7%. Bari scala al terzo posto, con il 18,4%, perdendo un punto percentuale rispetto allo scorso anno. Seguono, nell'ordine, Andria, Lecce, Trani, Foggia e Taranto, ancora una volta fanalino di coda con il 7,9%.
“Abbiamo finalmente potuto consegnare una coppa dei campioni ad una squadra pugliese. - commenta l'Assessore Regionale alla Qualità dell'Ambiente, Lorenzo Nicastro - I comuni pugliesi sono lontani dagli obiettivi di legge ma non significa che i nostri cittadini siano meno virtuosi di quelli del nord Italia. Ho visitato direttamente alcuni impianti di eccellenza del nord, dove i rifiuti arrivano indifferenziati e sono le imprese ad occuparsi del loro smistamento. Tuttavia, in quelle aree, le tariffe sono molto più alte di quelle pugliesi: dobbiamo abituarci a fare tanto con poco.”
“Comuni Ricicloni è un'occasione importante per fare il punto della situazione sulla gestione dei rifiuti in Puglia, spartendosi le responsabilità. - aggiunge Nichi Vendola, governatore della Regione Puglia - In cinque anni ho vissuto un mutamento culturale importante, partendo da un momento in cui parlare di raccolta differenziata era difficile e vigevano idee magico-affaristiche come la dittatura delle discariche. Oggi possiamo parlare invece di riduzione dei rifiuti: abbattere l'uso degli imballaggi significa ridurre il prezzo delle merci del 30%. Poi dobbiamo parlare dell'impiantistica: la Regione Puglia ha completato il 95% degli impianti, di biostabilizzazione, di produzione di CDR e compostaggio. L'obiettivo adesso è quello di finanziare direttamente i comuni capoluogo per incentivare la raccolta differenziata porta a porta.”
“Nella Regione Puglia – conclude Stefano Ciafani, Responsabile Scientifico Nazionale di Legambiente - cominciano ad affermarsi le prime esperienze positive che però si limitano ancora a poche realtà, visto che nella disastrata Campania i Comuni ricicloni sono più di 130. Per voltare pagina definitivamente si dovranno replicare le buone pratiche gestionali di raccolta domiciliare in tutti gli ATO, iniziando dai Comuni capoluogo, sul modello di quanto fatto in altre grandi città del meridione d'Italia come Salerno o Avellino che grazie al porta a porta hanno ormai superato il 60% di raccolta differenziata.
E' arrivato il momento di fare un salto di qualità approfittando della nuova sfida dell'aggiornamento del Piano di Gestione dei Rifiuti puntando con grande decisione su riduzione e riciclaggio e completando l'impiantistica per il trattamento e smaltimento finale. Un obiettivo che potrà essere raggiunto solo penalizzando economicamente lo smaltimento in discarica, come già fatto in Sardegna negli ultimi anni, una regione che è riuscita a raggiungere in soli 5 anni gli stessi risultati di regioni storicamente all'avanguardia come il Veneto, partite alla metà degli anni ‘90".
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