“Siamo molto fiduciosi e orgogliosi perché la Puglia è l’unica regione in Italia ad aver scelto la strategia della indicazione territoriale per garantire provenienza e qualità dei prodotti agroalimentari”, dichiara l’assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno, che concluderà i lavori dell’iniziativa che servirà ad illustrare i dettagli del progetto e del marchio stesso.

“Prodotti di Puglia”, marchio d’area registrato il 11/09/2009 dall’UAMI (Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno – Agenzia della UE competente per la registrazione dei marchi) ai sensi del reg. CE 207/09, è un marchio collettivo comunitario con indicazione territoriale.  La Puglia è la prima Regione in Italia ad essere titolare di un marchio collettivo con indicazione territoriale.

{affiliatetextads 1,,_plugin}A cura dello Iamb di Bari, durante il convegno, la presentazione dei risultati della sperimentazione del marchio e le modalità per aderire.  Nicola Abrusci, presidente Associazione Produttori “Cipolla Rossa d’Acquaviva”e Giuseppe Grasso, presidente Consorzio Apo di Foggia, testimonieranno le prime esperienze dell’applicazione del marchio. Interventi dei presidenti regionali di Cia, Copagri, Confagricoltura, Coldiretti, Confcooperative e Legacoop Puglia.

“Una data storica – aggiunge Stefàno – in cui nasce un nuovo modo per sostenere realmente i nostri produttori, per tutelare i nostri prodotti dalla concorrenza sleale di merce proveniente da altri Paesi ma spesso priva dei medesimi standard di sicurezza alimentare e garantire i consumatori che avranno certezza di acquistare prodotti di qualità e provenienti da filiera rigorosamente pugliese”.

Il marchio infatti  è stato messo a punto e perfezionato per promuovere e sostenere le produzioni che sono realizzate all’interno del territorio regionale e che favoriscono il miglioramento della qualità ambientale, sociale ed economica dei processi produttivi dell’area.

Il marchio garantisce la provenienza del prodotto, materia prima e trasformazione, dalla Puglia attraverso un sistema di tracciabilità informatizzato che le aziende devono adottare e che consente di risalire con certezza dal prodotto al produttore iniziale.

{affiliatetextads 4,,_plugin}I soggetti licenziatari del marchio possono essere sia le imprese agricole in forma singola e associata, che producono e o trasformano e commercializzano i “Prodotti di Puglia”; le pmi agroalimentari di trasformazione  che sottoscrivono un accordo di filiera con le imprese di produzione  dei “Prodotti di Puglia” e le pmi del commercio che sottoscrivono un accordo di filiera con le imprese di produzione e trasformazione di “Prodotti di Puglia”. I controlli per l’utilizzo del marchio collettivo “Prodotti di Puglia” sono svolti da un soggetto terzo. Le filiere coinvolte sono quelle che compongono gran parte del paniere puglese: Lattiero-casearia; Zootecnica da carne; Ortofrutticola; Cerealicola; Florovivaistica.

Al termine della iniziativa sarà servita una degustazione di prodotti tipici pugliesi.