{affiliatetextads 1,,_plugin}Gli eremiti che abitavano queste celle erano senz’altro in comunicazione tra di loro, dal momento che alcuni eremitaggi erano dedicati alla vita comunitaria (di culto e di abitazione) e al lavoro collettivo (un eremo è stato persino adibito a mulino); inoltre gli eremi – alcuni dei quali sono affrescati - sono collegati da una rete di sentieri e scalinate e da una vera e propria “rete idrica” di canali scavati nella roccia per convogliare le acque. Il sito ha visto incursioni saracene e il passaggio di diversi ordini monastici fino all’abbandono nel 1969, che ha portato a un progressivo degrado degli eremi e a un processo di grave depauperamento artistico dell’Abbazia, a causa di furti di ignoti e atti vandalici. Nel 1997, la chiesa abbaziale è stata riaperta al culto pubblico e vi è stata fondata la comunità monastica di Pulsano.

Oggi i monaci con costanza e passione si prendono cura degli eremi e ne garantiscono - laddove possibile data l'ubicazione non sempre di facile accesso - la fruizione; gli eremi sono però numerosi e alcuni necessitano di interventi mirati di recupero e manutenzione.