Il cloud computing di Daisy-Net protagonista allo Smau di Bari
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Nello stesso padiglione 9, nella due giorni dello Smau – il 9 e 10 febbraio – Daisy sarà anche presente con un suo stand, dove ospiterà iniziative delle 46 aziende pugliesi che, assieme a tutte le Università pubbliche della regione, costituiscono la sua compagine sociale. Aziende di varie dimensioni, appartenenti ai settori dell’offerta ma anche della domanda di Ict, a cui sono destinate soluzioni e nuovi modelli di business legati all’innovazione tecnologica. In due parole: trasferimento tecnologico, soprattutto per le piccole e medie imprese, per rafforzarne la competitività.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Ma come funziona il cloud? “Daisy-Net e alcuni suoi soci – spiega Visaggio - hanno costituito un contratto di rete denominato ‘Cloud Service Factory’, incentrato sul cloud come volano per un rapido trasferimento tecnologico. In pratica il progetto aiuta le piccole e medie imprese a innovarsi velocemente senza fare investimenti ma sostenendo costi compatibili con i propri bilanci. Il tutto si basa sull’erogazione dell’infrastruttura, della piattaforma e, soprattutto, del software come servizio. In particolare, piattaforme e software consentono alle imprese utenti di utilizzare tecnologie molto sofisticate senza avere l’onere delle competenze per la produzione, la manutenzione e la gestione”.
Il cloud è già sperimentato anche dall’Università di Bari in tre progetti di ricerca. Il primo è la gestione del mercato ittico di Manfredonia (utilizzato dai pescherecci per piazzare il pescato in tempo reale sul mercato ai prezzi più vantaggiosi). Il secondo è il monitoraggio della filiera di produzione e di vendita di prodotti agroalimentari, dal terreno coltivato alla tavola (le imprese utilizzatrici sono quelle agricole, della vendita e della ristorazione). Il terzo è la fornitura di piattaforme didattiche agli studenti dei laboratori del Dipartimento di Informatica, in modo che i docenti possano utilizzare nei loro corsi piattaforme innovative e diversificate senza dover cambiare le infrastrutture disponibili nei laboratori.