{affiliatetextads 1,,_plugin}Al di là del merito della sentenza che ha comunque sancito la condanna del Ministero dell'Istruzione, università e quindi il diritto al risarcimento del danno nei confronti dei quindici docenti che si sono rivolti al giudice del lavoro del capoluogo ligure, per un totale di circa 500.000 euro (il riconoscimento di 15 mensilità per ogni lavoratore come risarcimento del danno per la mancata immissione in ruolo) ed il pagamento delle spese processuali, conclude D’Agata, si potrà avviare una stagione di ricorsi su tutto il Paese per vedere restituiti i diritti, oltrechè, e diciamo soprattutto, la dignità, a decine di migliaia di lavoratori che si battono per un posto di lavoro pubblico a tempo indeterminato.

Va specificato, però che a causa della sciagurata norma che pone un limite temporale ai ricorsi per i lavoratori con contratto a tempo che però è stata prorogata sino al il prossimo 31 dicembre, i docenti avranno tempo sino a questo termine per proporre ricorso.