PERCHE’ ORSARA. Chi mangia orsarese campa cent’anni. Furono i ricercatori del Cnr di Pisa, nel 2005, dopo tre anni di studi e analisi condotti su popolazione e proprietà dei terreni, a conferire evidenza scientifica alla salubrità delle abitudini alimentari e dei prodotti ‘made in Orsara’. I primi risultati di quella ricerca, condotta nell’ambito del progetto internazionale denominato “Selor”, furono presentati a Pisa l’8 marzo di sei anni fa e rivelarono dati sorprendenti. Gli esiti delle analisi, effettuate su campioni di terreno e su alcuni selezionati elementi della catena alimentare orsarese, hanno mostrato una concentrazione sorprendentemente alta di selenio, potente antiossidante che previene la formazione dei radicali liberi, ritenuti la base dell'invecchiamento e dello sviluppo di malattie croniche e degenerative.

{affiliatetextads 1,,_plugin}La percentuale di selenio riscontrata nei primi 20 centimetri di suolo preso in esame è da quattro a 80 volte superiore alla media nazionale. Diversamente dalla molecola di sintesi prodotta in laboratorio, il selenio di Orsara è biodisponibile in natura e le sue proprietà sono contenute negli alimenti di diretta derivazione dalle attività di sfruttamento del terreno quali cereali, olio, vino, fave, asparagi.

PANIERE MEDITERRANEO. Nel paniere delle tipicità orsaresi spicca il cacio ricotta caprino di Orsara di Puglia, riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole come prodotto distintivo della Comunità Orsarese. Il latte necessario alla realizzazione delle caratteristiche forme di cacio ricotta, con la tipica forma “a pera”, è ricavato dal più grande allevamento caprino della provincia di Foggia. A Orsara, infatti, il Consorzio Allevatori si cura di 1.200 capre. Il cacio ricotta è un formaggio stagionale, tenero, con proprietà organolettiche di eccezionale rilievo per un’alimentazione sana e corretta. Orsara, promossa nella rete di “Cittaslow” dal 2007, ha tre vini cui è stata riconosciuta la Igt (Identificazione Geografica Tipica): si tratta de “Il Tuccanese”, “Il Ripalonga” e “Ursaria”. I primi due sono prodotti dalla Cantina Tuccanese, “Ursaria”, invece, è prodotto dalla cantina di Peppe Zullo.

DALL’INCONTRO AL PROGETTO. Nel convegno di venerdì saranno poste le basi per una nuova e ambiziosa iniziativa che riguarda Orsara di Puglia e la sua naturale vocazione a essere una delle capitali della buona alimentazione e della dieta mediterranea. Un progetto che coinvolgerà gli enti e le associazioni dello sviluppo territoriale per valorizzare le grandi qualità del patrimonio culturale di Capitanata legato alla buona alimentazione e al gusto della salubrità.

Schede di approfondimento

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