“Ci tengo a ribadire, però – aggiunge - che il Governo regionale ha proposto una norma straordinaria che la straordinarietà della situazione richiede, compatibile e coerente con le decisioni assunte negli anni passati (sin dagli inizi del 2000) dal legislatore regionale, che sospese i ruoli per gli oneri di contribuenza. Una norma straordinaria, che non vuole cancellare il processo di una riforma che riteniamo necessario portare a compimento e che consoliderà gli elementi di discontinuità".

“Su questa ultima nostra proposta legislativa - sottolinea ancora Stefàno - credo che nelle ultime settimane si siano creati non pochi fraintendimenti, che è opportuno riprovare a chiarire soprattutto con i rappresentanti del mondo agricolo, verso il quale questo Governo regionale ha sempre avuto un approccio volto alla difesa e alla valorizzazione. Per questo, è mia volontà convocare una nuova riunione con le Associazioni di categoria, per affrontare nel dettaglio il contenuto della norma proposta, che ha come unico obiettivo anticipare alcuni adempimenti preliminari, già previsti dalla Legge regionale di riforma discussa in Commissione, e consentire la ripresa delle procedure di recupero degli oneri di contribuenza, ma solo per il futuro”.

“Parallelamente va osservato, però – aggiunge l’assessore Stefàno - che le problematiche che stanno causando disagi agli agricoltori dell’area ionica sono determinate dall’elevato costo dell’acqua che scaturisce, come tutti sanno, da un Accordo di programma con la Basilicata sottoscritto da un Governo regionale diverso da quello attuale (anno 1999). Accordo su cui con grande impegno stiamo cercando di negoziare una sostanziale modifica dopo svariati anni in cui nessuno è sembrato accorgersi di alcune evidenti incongruenze. Nulla a che vedere quindi né con la riforma né, tanto meno, con le norme transitorie e straordinarie attualmente in discussione".

“Come pure va detto – prosegue - che in questa annualità, anche sui Consorzi si abbattono le restrizioni di una Legge nazionale, la n. 122/2010 voluta da Tremonti, che impone ad alcuni di essi il contenimento del costo del personale a tempo determinato al 50 per cento rispetto al valore 2009. Restrizioni su cui gli Uffici regionali (tutti) lavorano da tempo per indicare ai Consorzi interessati soluzioni compatibili con le esigenze di una campagna irrigua che è nostro dovere difendere e garantire”.

“Sarebbe più facile per me, oggi - conclude l’assessore Stefàno - speculare politicamente sulle responsabilità passate e attuali, ma finirei per speculare sulle difficoltà degli agricoltori che invece intendo portare a soluzione. Preferisco, dunque, continuare a percorrere la strada del dialogo e chiedere ancora una volta alle Associazioni di categoria, ma anche al centrodestra oggi all’ opposizione nell'Assise regionale, la disponibilità ad un dibattito concreto, intorno ad un problema che si è stratificato negli anni e che investe la responsabilità di tutti, anche della politica. Ma che oggi abbiamo l’obbligo di affrontare, tutti, con un piglio di concretezza e non con un approccio di parte, attraverso un dialogo che consenta di far emergere anche eventuali soluzioni alternative a quelle individuate".