Per i beni tessili venduti sul mercato estero l’aumento è rimasto pressochè invariato rispetto al mese precedente (per l’area non euro) ma è crescituo del 1,8% rispetto ad aprile 2010. Anche nel mese di aprile gli aumenti più significativi, sono stati rilevati a distanza di un anno per l’area euro nel settore della fabbricazione dei prodotti del legno, della carta e stampa (+6,9%) e per l’area non euro per un incremento del 2,4%.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Osservando, inoltre, gli indici provvisori dei prezzi al consumo, nel mese di maggio, secondo le stime preliminari è stato registrato per l'abbigliamento e le calzature un aumento di appena lo 0,1% rispetto al mese di marzo 2011 e dell'1,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Molto simile l'andamento dei prezzi al consumo per mobili, articoli e servizi per la casa, dove è stato registrato rispettivamente un incremento dello 0,1% e 1,6%.

Secondo Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, complice la crisi economica e gli aumenti dei prezzi, impazza in tutto il Belpaese la mania del riciclo e sempre più italiani si rivolgono al mercato dell’usato per fare i propri acquisti. Infatti, negli ultimi cinque anni il settore ha visto un incremento del 40% con quasi 5000 esercizi commerciali attualmente attivi in tutta Italia. Di questi la gran parte, circa 2000, si occupano della compravendita di mobili usati, antichi e non. A seguire abbigliamento per grandi e piccoli, oggettistica e libri scolastici.