Il comune di Lecce nega piazza S. Oronzo per le manifestazioni pro referendum
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È evidente, quindi, che l’importante voto referendario a manifesta valenza politica spaventi il PDL a tutti i livelli per le ulteriori ripercussioni che potrà avere sulla tenuta del governo che stenta a riprendersi dalla “scoppola” elettorale delle recenti amministrative.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Ma Noi dell’IDV, che abbiamo promosso i referendum contro il nucleare e legittimo impedimento raccogliendo, da soli e con i Nostri gazebo migliaia di firme anche in provincia di Lecce e che sosteniamo anche i due quesiti sull’acqua pubblica, non ci demoralizziamo e continueremo ad informare tutti i cittadini attraverso i pochi spazi concessi, attraverso la libertà della rete ed il passaparola che in quest’occasione ha assunto dimensioni inimmaginabili.
Secondo Francesco D’Agata, coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori, il 12 e 13 giungo, nonostante questi tentativi maldestri di affossare la volontà dell’elettorato il 12 e 13 giugno, i cittadini si mobiliteranno per far raggiungere il quorum e a mettere una croce sui quattro “SI”, per dire quattro “No” al nucleare, “No” alla privatizzazione dell’acqua e “No” alle leggi ad personam quale il “legittimo impedimento”.