“In ogni caso, le nostre produzioni pugliesi sono da ritenersi sicure - sottolinea l’assessore Stefàno - anche per via dei controlli effettuati dagli enti preposti, e dalle pesanti sanzioni per gli eventuali trasgressori, che ci danno certezza sulla provenienza delle acque di irrigazione in Puglia e scongiurano qualsiaisi ipotesi di utilizzo di acque di fogna, ritenute a rischio proprio per la eventuale presenza del batterio E.coli”.

“Ad ulteriore garanzia – aggiunge Stefàno – ci sono anche aspetti tecnici che impediscono l’uso di acque di tale provenienza, legati all’intasamento immediato dei filtri utilizzati per i sistemi di irrigazione a micro portata, adottati ormai da tutti i produttori pugliesi di ortaggi e frutta".

{affiliatetextads 1,,_plugin}“Gli Enti della Sanità locale – prosegue Stefàno - non hanno accertato nessun caso in merito, a garanzia di una buona e corretta gestione delle buone pratiche agricole adottate in Puglia. Questo nostra tranquillità non ci ha fatto mai demordere sull'opportunità di tenere alta la guardia, per scovare eventuali situazioni a rischio, essendo mostro obiettivo prioritario quello di continuare a garantire al massimo i consumatori e le nostre produzioni”.

“Ma – aggiunge l’assessore Stefàno - l’impiego di sistemi di certificazione per i prodotti di qualità su cui la Puglia sta investendo e per i quali sono previsti controlli rigidi, consente di garantire sulla sicurezza e sulla qualità dell’ortofrutta pugliese”.