Il messaggio conclusivo è stato chiaro, come sintetizza il coordinatore della manifestazione Pino Lembo, referente italiano a Bruxelles nella Commissione per il biologico: “I temi legati alla salute del mare e delle sue risorse, delle certificazioni biologiche per i prodotti ittici come per quelli agroalimentari, e in generale tutti i gli aspetti a ciò collegati allargando l’ottica allo sviluppo sostenibile, sanno coinvolgere i cittadini e muovere forte interesse anche come consumatori”.

Interesse che si è visto a cominciare dalla partecipazione ai workshop: platee attente per le parole di tecnici ed esperti sia all’incontro sulla nuova politica comune della pesca, con i vertici delle commissioni di settore della Fao, del ministero delle Politiche agricole e delle associazioni nazionali della pesca, sia a quello sull’acquacoltura biologica, con esperti anche del Gfcm-Fao e del Cnr. Altri incontri hanno poi allargato lo sguardo, toccando temi come il vino bio - con ospiti del calibro di Pierpaolo Rastelli, autore della “Guida ai vini d’Italia bio” e Daniele Cernilli, cofondatore del Gambero Rosso -, il turismo responsabile, la ristorazione e le mense biologiche, l’alimentazione sana.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Ma dal parlare al degustare, a Monopoli il passaggio è stato sempre continuo: i tanti appuntamenti della sezione food, coronata nella gigantesca frittura di mare conclusiva - e gratuita per tutti - curata a Piazza Palmieri da Assopesca e dalla comunità di pescatori di Molfetta, e gustata da oltre duemila persone.

Ma il vero clou si è avuto nel settecentesco Palazzo Palmieri, restituito per l’occasione alla cittadinanza dopo vent’anni di chiusura: ogni sera, dalle 18 alle 22, code continue ed entrate costanti a blocchi di sessanta persone per visitare nelle sue labirintiche sale affrescate la mostra-mercato Eco-Bio-Equo, con le degustazioni delle tante aziende bio e degli stand legati al variegato mondo della crescita sostenibile: filiera corta, gruppi di acquisto solidale, consumi a km zero, risparmio energetico, finanza etica, commercio equosolidale. Pienone, in particolare, nel gran salone per le degustazioni dell’enotecabio, con una selezione di circa cinquanta etichette biologiche e biodinamiche da tutta Italia - curata dallo stesso Rastelli e da Luciano Lombardi - e la presenza costante dei produttori.

Sempre molto seguiti anche i minicorsi e i laboratori di analisi sensoriale, le Officine del Gusto con lezioni teorico-pratiche di chef del territorio sui prodotti ittici, la ristorazione dell’Osteria BiolFish e dei locali del centro storico con i menù bio, le degustazioni della bio-pescaturismo e, infine, le mostre, i concerti, i cortometraggi, i laboratori di marinareria, i bioitinerari e il Giocabio per i bimbi.

Il BiolFish è patrocinato dal Ministero delle Politiche agricole e dalla Regione Puglia e organizzato dal Comune di Monopoli col supporto di Coispa Tecnologia e Ricerca e le partnership di CIBi - Consorzio Italiano per il Biologico, Consorzio Puglia Natura e Premio Biol