Gemellaggio Usa per Roseto. Una delegazione in Pennsylvania per costruire il “Museo dell’Emigrante”
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Il sindaco di Roseto Pennsylvania ricambierà la visita dal 27 al 29 luglio, quando nel paese della Valle del Fortore si celebrerà la Festa dell’Accoglienza. Dal viaggio della delegazione italiana potrebbe nascere nel borgo dei Monti Dauni un “Museo dell’Emigrante”: sarà cura dell’antropologa Valeria Morra raccogliere informazioni, documenti, fotografie, lettere e tutte le notizie necessarie a ricostruire parte delle vicende che hanno caratterizzato l’emigrazione rosetana in Canada e Stati Uniti. La documentazione raccolta riguarderà non solo gli emigranti ma anche i loro discendenti. Il materiale, inoltre, darà vita a una mostra fotografica che sarà inaugurata a luglio. Martedì 21 giugno, a Toronto, la delegazione italiana sarà ospite di “ChinRadio”, emittente radiofonica tra le più seguite dai nostri connazionali in Canada. Il progetto “gemellaggio” e quello inerente alla “Festa dell’Accoglienza” sono finanziati dalla Regione Puglia.
{affiliatetextads 1,,_plugin}ROSETANI PADRONI DI DUE MONDI. Sono due, nel mondo, i paesi dei rosetani: il primo si trova sui Monti Dauni, il secondo, fondato nel 1912 da emigranti del piccolo borgo foggiano, è negli Usa. I rosetani d’Italia e quelli d’oltreoceano avranno modo di riallacciare stabilmente i rapporti tra loro. La storia di Roseto Pennsylvania comincia ben prima dell’anno in cui è stato fondato il villaggio. E’ il 1882 quando 11 rosetani si imbarcano per arrivare a New York. Trovano lavoro come operai in una cava. Il loro ingaggio è di venti centesimi l’ora. Lavorano, spendono il minimo per sopravvivere, fanno arrivare dall’Italia i familiari e cominciano a pensare di stabilirsi negli Stati Uniti per la vita.
I primi a comperare lotti di suolo edificabile sono in tre, indicati come i fondatori di Roseto Pennsylvania: Nicola Rosato, Lorenzo Falcone e Giovanni Policelli. Il flusso inarrestabile verso gli Usa continua, la comunità dei rosetani d’America diventa più numerosa, e a Roseto Pennsylvania gli emigrati aprono negozi, botteghe sartoriali, saloni da barbiere, portano tradizioni e ricorrenze. Tra il 1891 e il 1894 nasce anche il primo gruppo bandistico diretto dal maestro Filippo Carrescia e battezzato “Roseto Conet Band”. Negli Stati Uniti e in Canada, col passare degli anni, la presenza dei rosetani è andata ramificandosi in diverse aree geografiche. A Toronto si calcola non siano meno di 4mila le donne e gli uomini con origini di Roseto Valfortore.