Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, invita l’Ilva a seguire l’esempio dell’Enel, implementando le migliori tecnologie per affrontare la problematica delle polveri ferrose. Ma non solo. L’Enel andrebbe imitata anche per ciò che concerne “il sistema di cattura delle emissioni di CO2 utilizzato a Cerano, specie ora che è stato portato a termine l’acquisto delle centrali termoelettriche Edison, tra le più inquinanti a livello nazionale. Quello dell’Enel, difatti – chiosa Pugliese - è un atto di buona volontà che dimostra come a volte la burocrazia non rappresenti un ostacolo insormontabile né una scusa a cui appigliarsi”.

Le tecnologie dell’Enel permetteranno riduzioni sostanziose delle polveri (64%), dell’anidride solforosa (35%) e dell’ossido di azoto (25%). Un investimento di 160 milioni di euro, compresi i costi per la realizzazione del carbonile coperto, senza calcolare i 60 milioni circa che l’azienda dovrà iscrivere fra i costi a causa del fermo che dovrebbe avvenire nella primavera del 2012 e che consentirà di installare un sistema di filtraggio più efficiente.