Il sindaco di Carlantino torna sul dibattito “scatenato” dalla manovra del Governo.“I grandi comuni sono quelli che sprecano, i piccoli subiscono solo tagli.”
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“Invece di tagliare i piccoli comuni bisognerebbe tagliare la demagogia dei politici – ha dichiarato il sindaco di Carlantino, Dino D’Amelio – Sono i grandi comuni che spendono e sprecano, le piccole realtà subiscono solo tagli. Da questi parti non ci sono sprechi, grandi infrastrutture, impianti chiusi o feste di lusso. Anzi, l’unica grande struttura che ospitiamo, l’ostello della Gioventù, è il solo villaggio “Pirmavera” che è operativo.” A parere del sindaco di Carlantino, ma anche degli altri primi cittadini, penalizzare gli enti locali significa solo penalizzare i cittadini delle fasce più deboli perché si andrebbe ad incidere esclusivamente sui servizi sociali. D’Amelio, inoltre, replica al Portavoce dei Piccoli Comuni, Virgilio Caivano, che nei giorni scorsi aveva parlato di ‘poltrone’ e ‘parassiti’ a proposito delle piccole comunità. “Sono dichiarazioni ridicole oltre che vergognose – ha commentato il sindaco – da noi lo Stato risparmia solo briciole.
{affiliatetextads 4,,_plugin}Anzi, è grazie ai piccoli comuni e ai loro sforzi che il turismo in Italia si sta sempre più qualificando per un’offerta orientata alla qualità, all’identità dei luoghi e all’autenticità di paesaggi, tradizioni e valori. Ripeto, gli sprechi, i privilegi, le caste e il parassitismo ai danni dello Stato bisogna cercarli altrove”. La manovra aggiuntiva del Governo prevede ulteriore tagli ai comuni di 1,7 miliardi di euro nel 2012, oltre ai 3 miliardi del patto di stabilità decisi dalla manovra del luglio scorso.