Roseto, “Lupo” e tartufo: l’estate continua. Il 17 e 18 la rassegna dedicata al tubero, dal 23 al 25 le serate del Premio
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Da venerdì 23 a domenica 25 settembre, invece, saranno di scena le serate letterarie del “Premio Lupo” che compie 6 anni e si regala un’edizione “grandi numeri”. L’organizzazione del concorso letterario che racconta i Monti Dauni quest’anno è stata affidata all’associazione I Monti del Nibbio, con la direzione artistica a cura della Piccola Compagnia Impertinente. L’appuntamento è promosso da sette amministrazioni comunali (Roseto Valfortore, Alberona, Biccari, Bovino, Castelluccio Valmaggiore, Celle di San Vito e Faeto) in collaborazione con Provincia di Foggia e Assessorato alla Cultura della Regione Puglia. Nel 2011 il “Premio Lupo” ha cambiato formula, raddoppiando il numero delle sezioni in gara e accingendosi a offrire tre giorni di eventi, aperitivi letterari e incontri con gli autori. Complessivamente, nei primi sei anni le giurie del “Premio Lupo” hanno valutato oltre 500 racconti, per un totale di circa 3 milioni di parole per raccontare i Monti Dauni, l’unicità e la magia di questo lembo di terra verde posto nel cuore della provincia foggiana. Il concorso ha registrato un successo crescente: al suo esordio, nel 2006, furono 37 i partecipanti, l’anno dopo 43 e quello successivo 60, nel 2009 (83), nel 2010 (104) e con l’edizione in corso il premio non ha smesso di crescere.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Il concorso ideato sei anni fa ha un duplice obiettivo: valorizzare il patrimonio di storia e cultura rappresentato dai comuni dei Monti Dauni; dare un’opportunità al talento. Le storie del “Lupo”, i suoi racconti, hanno il pregio di navigare con le parole tra i colori e le onde emotive suscitate dal paesaggio umano e ambientale dei Monti Dauni. Il premio richiama la figura del lupo per i significati che essa rappresenta: l’immagine austera di un’animale che oggi recupera gli spazi da cui era stato scacciato. Allo stesso modo, le comunità dei Monti Dauni intendono riappropriarsi della propria storia. Il progetto prende vita dall'esigenza di una popolazione che avverte la necessità di un riscatto morale, culturale e sociale.