“Nessuno si chiede – continua Guelfi – se i tanti immigrati disoccupati siano la fin troppo logica conseguenza di un processo, come quello dell’immigrazione, ormai integrato e indispensabile per il nostro sistema economico e sociale. Dire che il peso delle conseguenze di una situazione occupazionale drammatica sui conti dello Stato sia da imputare completamente agli immigrati, gli stessi che, appena qualche giorno fa, il Capo dello Stato ha definito senza mezze misure essenziali per il sostenimento del debito pubblico italiano nel futuro, ci sembra un’esagerazione fuori luogo”.

“Creare allarmismo nelle comunità di immigrati – conclude la Segretaria UIL – prospettando un blocco del decreto flussi, in un momento in cui c’è bisogno dell’apporto di tutti, ‘nuovi italiani’ compresi, per tirare fuori l’Italia dalle secche della crisi, è sintomo di una carenza di lungimiranza, nonché di pressapochismo politico ed economico, da parte del Ministero al Welfare”.