“Il premio assegnato a Peppe Zullo – ha dichiarato il primo cittadino – ci rende felici e ci inorgoglisce. Il suo esempio, in questi anni, è stato molto importante per tutti noi”.  

Il “cuoco coi baffi”, giudicato dalle guide di settore come uno dei migliori 1.000 al mondo, ha 58 anni. Il suo cammino di chef internazionale comincia alla fine degli anni ’70, quando parte per l’America. A Boston, dopo tanto lavoro, riesce ad aprire il suo primo ristorante. Stanchi del fast food, i colletti bianchi della metropoli a stelle e strisce sono conquistati dalla cucina orsarese. Lui non si ferma e continua il suo viaggio prima a Los Angeles poi ancora più a sud, in Messico. L’esperienza maturata in quegli anni è il trampolino di lancio per il ritorno a Orsara di Puglia.

Siamo alla fine degli anni ’80 e Peppe Zullo ha voglia di realizzare il sogno di sempre: “Quando ero piccolo – racconta lo chef – sognai una moltitudine di angeli che scendevano dal cielo e si accomodavano a tavola per gustare ciò che io preparavo”. Tornato a Orsara, il “cuoco coi baffi” ha trasformato un angolo della collina orsarese nella “Nuova Sala Paradiso”, una struttura con ristorante, albergo, enoteca e una splendida cantina decorata dagli angeli dipinti ovunque da Leon Marino. Non contento, negli ultimi anni ha realizzato un altro “eden” dei sapori a Villa Jamele, a pochi chilometri dal centro storico di Orsara di Puglia, ristrutturando un’antica tenuta del ‘900.