Intanto il tempo passa e ci si avvicina alla data del 30 giugno giorno entro il quale si doveva definire la nuova società Cittadella della Ricerca con nuovi soci e nuovo capitale per rilanciare il ruolo di attrattore di investimenti e cervelli nel nostro territorio.

Di tutto questo non si vede nulla, e i primi a pagare saranno proprio i 12 dipendenti della Cittadella. Quattro di loro sono stati assunti con contratto a tempo determinato fino al 30 giugno e con una riduzione di stipendio dalla Santa Teresa, mentre gli altri 8 sono in cassa integrazione a zero ore sempre fino al 30 giugno.

Sempre il 30 giugno scade l’appalto con la società servizi integrati che si occupa dei servizi di guardiania del comprensorio e pulizia nei locali della Cittadella.

Abbiamo quindi alcune domande da porre alla Provincia di Brindisi che è la proprietaria degli immobili del comprensorio e che da sempre ha guidato la Cittadella.

Cosa succederà il primo luglio di tutti questi lavoratori e dei servizi che essi svolgono?

E’ vero che nel frattempo la Cittadella ha rinunciato ad un progetto finanziato Bridgeconomies rivolto in particolare allo sviluppo delle piccole e medie imprese  ?

Quando e come si chiude la fase della liquidazione della vecchia Cittadella viste anche le dimissioni del liquidatore?

Come Brindisi Bene Comune chiediamo alla Provincia di approntare rapidamente un piano per uscire dalla secche di questa situazione e di coinvolgere nelle nuova società il Comune di Brindisi che deve essere assolutamente presente nella nuova Cittadella.

La crisi che viviamo è una crisi strutturale dalla quale non possiamo pensare di uscire senza forti investimenti in ricerca, tecnologia , formazione. Ci attendiamo quindi dalla politica risposte, una programmazione seria delle attività. Non  possiamo tollerare più le meline della politica con  rinvii infiniti che penalizzano il nostro territorio e accrescono la disoccupazione.