“Mi preme sottolineare – ha detto il responsabile del Servizio regionale Alimentazione e Tutela della qualità Nicola Laricchia - che le finalità per le quali abbiamo richiesto il riconoscimento del marchio sono la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e alimentari con un elevato standard qualitativo controllato e la sensibilizzazione dei consumatori con opportune azioni di informazione”.

“Il marchio può essere concesso – ha continuato Laricchia - ai prodotti DOP e IGP   regolati dai sistemi di qualità riconosciuti dall’Unione Europea, ai prodotti agricoli e alimentari di qualità alimentare per i quali sono definiti disciplinari di prodotto e ai servizi di ristorazione tipica per la somministrazione dei prodotti a marchio Prodotti di Qualità Puglia”.

Il calendario dei seminari continuerà nelle prossime settimane con la filiera zootecnica da carne e lattiero casearia, la filiera ortofrutticola, le produzioni DOP e IGP e si concluderà il 7 novembre con la filiera cerealicola.

L’adesione al marchio oltre a qualificare le produzioni agroalimentari di qualità, consente l’accesso agli aiuti previsti dalle misure 132 e 133 del PSR.

Tali aiuti riguardano i costi di certificazione (misura 132) e quelli relativi alle attività di informazione e promozione (misura 133). Infine, altro risultato strategico, con la recente approvazione del “Pacchetto Qualità” da parte dell’UE è stata resa compatibile la norma dei marchi collettivi europei alle norme sull’etichettatura, consentendo dunque l’applicazione del Marchio anche all’ olio extra vergine di oliva.

Il marchio “Prodotti di Qualità Puglia”, inoltre, è uno strumento che oltre a qualificare le produzioni vuole mettere a sistema tutte le produzioni agroalimentari di qualità della regione Puglia nell’ambito di un “paniere unico” e anche le attività di promozione istituzionale accompagneranno le produzioni di qualità a marchio “Prodotti di Qualità Puglia”, le produzioni DOP e quelle IGP in cui la produzione primaria avviene in Puglia.

“Abbiamo scelto di abbinare al tema della qualità anche l’obiettivo e l’impegno della tracciabilità certificata – ha sottolineato l’Assessore Regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno – per difendere, valorizzare e promuovere le produzioni agroalimentari pugliesi, conosciute e apprezzate nel mondo per le caratteristiche di qualità, di gusto e di sicurezza alimentare”.

“Proprio per questo forte appeal la Puglia, più di altre realtà produttive, è esposta ai tentativi di imitazione da parte dell’agropirateria – continua Stefàno – che ci obbliga a scongiurare l’“apulian sounding” come elemento di concorrenza sleale in un mercato globalizzato e senza regole”.

“E’ significativo – ha aggiunto Stefàno – che il primo seminario sia stato dedicato all’olio extravergine d’oliva, una delle eccellenze produttive della Puglia e simbolo della nostra tradizione agricola ma, allo stesso tempo, uno dei prodotti più esposti ai tentativi di contraffazione”.

“Siamo la prima regione italiana a operare in questa direzione- ha concluso Stefàno – e coltiviamo l’ambizione di scrivere una pagina nuova e assai significativa in uno scenario in cui la Puglia ha irrobustito l’attrattività delle proprie produzioni e nel quale il marchio Prodotti di Qualità Puglia si pone come strumento innovativo di accompagnamento ai nostri produttori nella sfida della globalizzazione”.