Le “Stelle del Gusto” per Giorgia
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Uno sguardo agli Chef
Negli ultimi dieci anni Massimo Bottura è diventato figura di spicco tra la nuova generazione di chef italiani. Il suo lavoro di innovatore e di ristoratore lo conferma come una delle forze culinarie più creative in tutto il mondo. I suoi due ristoranti, il tre stelle Michelin Osteria Francescana e il suo fratello minore brasserie Franceschetta 58, sono entrambi situati a Modena, in Emilia Romagna, regione italiana dal ricco patrimonio culinario. Sin dall’anno di apertura, nel 1995, l’Osteria Francescana si è guadagnata la prima stella Michelin nel 2002, una seconda quattro anni dopo e la terza nel 2011. Il ristorante è entrato nella lista dei 50 miglior ristoranti al mondo per gli ultimi quattro anni, ed è stato il ristorante italiano più votato in classifica per gli ultimi tre anni, con Bottura a vincere il premio Chef’s Choice 2011 e ad essere incoronato alla fine dello scorso anno ‘International Chef of the Year’ dal giornale “Daily Mail”, che l’ha riconosciuto come uno degli chef più innovativi al mondo inquesto momento. Il 2013 lo ha visto assumere un ruolo guida come Ambasciatore della cucina italiana nell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti. Massimo Bottura ha inoltre partecipato a una serie di eventi benefici in seguito al terremoto che nel 2012 ha colpito la regione Emilia Romagna paralizzando le sue produzioni di Parmigiano Reggiano, Aceto Balsamico Tradizionale e le numerose attività di ristorazione.
Giuseppe Di Iorio ha maturato la sua ventennale esperienza nei più rinomati ristoranti di Londra e di Roma, (Hotel Parco Principi e Hotel Splendid a Roma, Hotel Hyde Park, Hotel Grosvenor House a Londra), e insieme allo chef Giuseppe Sestio ha inaugurato il ristorante “Mirabelle” che ha ricevuto nel 2005 la sua prima stella Michelin. La sua cucina ha conquistato clienti molto esigenti: famosi attori, first ladies e capi di Stato, tra i quali l’ex presidente USA George Bush, che gli chiese di preparare la cena da consumare sull’Air Force One durante il suo viaggio di ritorno in America. La filosofia gastronomica di Di Iorio punta sul sapore autentico di ogni ingrediente, che deve essere freschissimo e di qualità per creare abbinamenti “sinfonici” in cui ogni sapore sia riconoscibile e in armonia con gli altri. Il menu ruota attorno al concetto di territorio e di tradizione ma, allo stesso tempo, contempla anche una grande apertura al mondo.
Alessio Gubello si è formato alla World Culinary School di Londra,al fianco di alcuni tra i migliori chef del mondo. E sempre a Londra, dal 2000 al 2002, è stato chef de partie al Dorchester Hotel. Al suo rientro in Italia ha maturato la sua esperienza in rinomati ristoranti tra i quali il Relais & Chateau di Borgo San Felice a Siena, l’Hotel Splendide Royale (1 stella Michelin) e Grand Soirée a Roma. E ancora a bordo della nave “Raddison Seven Sea Cruise” della World Cruise e chef all’Acaya Golf Club di Lecce, nonché senior chef de partie al Richmond Hotel di Ginevra. È membro della Federazione Nazionale Professional Personal Chef, e in qualità di executive personal chef ha intrapreso una nuova sfida, puntando su una cucina concettualmente a km zero e su prodotti genuini e di grande qualità. Scelti con la massima cura e preparati valorizzando il più possibile il gusto attraverso i migliori abbinamenti.
Simone De Siato, diplomatosi all’istituto alberghiero di Lecce, all’età di 22 anni diventa chef de cuisine dell’hotel “Corte del Salento”. Entrato nella prestigiosa “Boscolo Etoile Academy” per uno stage che lo ha visto lavorare accanto ai più grandi maestri della cucina italiana, è rimastoin Accademia come chef di cucina per alcuni mesi. Lo stesso Rossano Boscolo, patron e chef dell'Academy, lo ha presentato per uno stage nel miglior ristorante italiano e terzo nel mondo, “L’Osteria Francescana” dello chef Massimo Bottura, per il quale ancor oggi lavora.