“L’aerospazio – ha commentato – è uno dei fiori all’occhiello dell’economia pugliese. Stiamo parlando di un comparto che, dopo la riuscita del test di volo del Boeing 787, è già in grado di garantire occupazione nei prossimi decenni. Ma fare sistema adesso è davvero importante per presentarsi all’Italia e all’estero con proposte più competitive. La Rete con Piemonte, Campania e Lombardia risponde a questa esigenza. Per questo, aderendo al progetto, la Regione accompagna la Puglia e il suo distretto produttivo verso obiettivi sempre più strategici”.

La Rete dei Distretti Aerospaziali prevede la formazione di un comitato d’indirizzo con finalità di tipo strategico come lo studio e la definizione di un’agenda di temi di intervento comune, e un comitato tecnico con funzioni consultive a cui partecipano i presidenti di Distretto insieme a 3 tecnici per ogni Regione.

Il comitato d’indirizzo della Puglia è costituito dalla Vice Presidente della Regione Loredana Capone e dal Presidente del Distretto Aerospaziale Pugliese Giuseppe Acierno.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Nel settore aerospaziale oggi operano 47 imprese con 4200 addetti, dei quali 688 nella ricerca e sviluppo, oltre a 410 ricercatori esterni che portano a 4600 il numero delle risorse umane impegnate. Si tratta del 10% degli occupati nell’aerospaziale dell’intero Paese. Nel 2008, sempre in Puglia, il settore ha registrato 800 milioni di euro di ricavi. Il solo comparto dello spazio (10 aziende) rappresenta il 10% del comparto aerospaziale regionale, e il 5% del comparto spazio a livello nazionale.

Ci sono ottime possibilità di sviluppo grazie ad un circolo virtuoso che ha portato dal 42 al 62% l’aumento della richiesta di servizi al settore da parte di enti pubblici e soggetti privati. L’organizzazione della filiera è molto meno rigida rispetto a quella dell’aeronautica, con un ruolo anche di controllo dei progetti affidato alle piccole imprese. Il fattore moltiplicativo nel settore spaziale è alto: 90 dollari per ogni dollaro investito.