Gas e petrolio, la Puglia nel mirino ''Non siamo la pattumiera d'Europa"
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«Mentre il ministro Prestigiacomo rappresentava l'Italia al vertice di Copenhagen sul clima – accusa Introna - dal suo ministero arrivavano bordate che renderanno la Puglia la pattumiera d'Italia e di Europa. I più grandi scienziati e i più eminenti statisti cercano modi per ridurre le emissioni di gas serra e mentre il ministro si fa bella con bei discorsi sul Bei Paese, ci viene reso noto che per le coste pugliesi risultano depositate alle Capitanerie di porto ben sette nuove richieste di prospezioni geologiche per la ricerca di gas e petrolio. La Regione ú spiega Introna ú non ha competenze in materia ma non può neppure restare inerte di fronte a episodi sconcertanti come quello dei capodogli spiaggiati sul Gargano che, pur malati per ingestione di rifiuti plastici, potrebbero aver perso l'orientamento anche a causa dei sonar e delle esplosioni per la ricerca di petrolio».
{affiliatetextads 1,,_plugin}Per Introna, in pratica, la Prestigiacomo fa il " doppio gioco ". «Lei sta a Copenaghen, evidenzia l'assessore, e i suoi uffici dicono contemporaneamente che per il rigassificatore di Brindisi a due passi dalla case va tutto bene. Il ministro, prosegue Introna, parla al vertice Onu sull'ambiente, ma con una mano nascosta firma il raddoppio della centrale Eni di Tarante, senza alcun ripensamento nonostante la città jonica sia ai primi posti per tumori correlati all'inquinamento». La Regione, annuncia battaglia e per questo, Introna ha in programma da domani a Monopoli, «un viaggio attraverso i luoghi che potrebbero essere colpiti dalle autorizzazioni ministeriali, incontrando le associazioni che si oppongono alle ricerche petrolifere in una delle più belle zone costiere d'Italia».