Apricena, Eugenio Bennato sulla tomba di Matteo Salvatore «Un monumento bellissimo, giusto tributo a un'artista senza eguali»
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Accompagnato dall'imprenditore Franco Dell'Erba si è informato sull'opera disegnata dall'architetto Giovanni Carrozzo e realizzata dal maestro scalpellino Antonio Del Campo. A riceverlo il vicesindaco Anna Maria Torelli, l’assessore alla sostenibilità Carla Antonacci e il presidente del consiglio comunale Vincenzo Ferullo.
«Un omaggio doveroso - ha ricordato Bennato - a un uomo che amava questa terra descrivendone amarezze e paure. Artista che ha ancora bisogno di una giusta dimensione in campo culturale e storico. Bene ha fatto Apricena, anche se con un po' di ritardo, a edificare questo monumento. Un complimento particolare anche al Centro Studi Tradizioni Popolari "Terra di Capitanata” per l'idea, realizzata, mi è stato detto, in poche settimane grazie anche alla spinta e alla volontà del Comune. Come amico e cultore della musica di Matteo Salvatore non posso che esserne felice». Poi un aneddoto, uno dei tanti che aleggia sulla figura del cantastorie di Apricena. «Un Capodanno - ha aggiunto Bennato - venne a casa mia per festeggiarlo insieme alla mia famiglia e a mio fratello Edoardo. Stette da noi tre giorni e al momento di partire mi disse: "Me ne devo andare? Qui mi sento a casa mia...". Ci basta per capire la schiettezza di una persona che anche della semplicità aveva arricchito la sua vita». L'incontro è stato coordinato da Matteo Rendina, consulente del Comune di Apricena.
Una storia recente. Il monumento è stato inaugurato il 18 giugno scorso alla presenza di musicisti, amici, curiosi e delle figlie dell'artista scomparso. Si tratta di un'opera in pietra (blocco di "trovante" di oltre una tonnellata) disegnata dall'architetto Giovanni Carrozzo con altorilievo dell'artista locale Antonio Del Campo. Un sogno coltivato per anni dal nostro Centro Studi, a cui si è aggiunta anche l'Associazione “Pratatapumpa Folk”, idea poi fatta propria dal Comune di Apricena che ha messo a disposizione un'area del locale camposanto. Un progetto reso possibile dall'aiuto delle Cantine Le Grotte e dall'imprenditore Franco Dell'Erba.