Taranto: Città Vecchia sotto le stelle, storie di riti magici e musica popolare
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- By Vincenzo Ludovico
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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Tali pratiche, accompagnate, molto spesso, dai passi della pizzica pizzica e dai versi delle leggende più singolari della tradizione, per riscoprire le antiche radici del tarantismo. Il singolare vento, si tiene il 24 giugno, giorno in cui si festeggia San Giovanni; la notte a lui legata è considerata magica poiché dedita ad antichi culti pagani tra cui quello delle streghe. A Taranto la devozione religiosa per il santo, la si ritrovava nella chiesa a lui dedicata eretta in Via Duomo e poi abbattuta durante il periodo fascista, azione che rientrava nel piano di risanamento. A San Giovanni è affidata anche 'a Cumbàranze, diritto acquisito con il battesimo i cui padrini assumono l'appellativo di Cumbàre de San Giuànne. Questo impegno da parte dell’adulto viene sancito con l’intercessione del Santo. Tra figlioccio/a detto sciuscètte (lat. filius susceptus, figlio adottato) e 'u nùnne (padrino o madrina) si instaura un rapporto speciale quasi di parentela e così con la famiglia, addirittura ‘u nùnne esercita quasi la stessa autorità genitoriale.
Culto di San Giovanni a Taranto
Il santo veniva invocato per scongiurare il maltempo e non solo; una delle formule magico/religiose che si utilizzava per trovare marito, usate dal popolo tarantino è:
"De San Giuvanne e de San Paùle
s’alliscène le tàule,
e ogne uagnèdde vacandije
scacchie ‘u zite ca vòle Ddije " .
Ma la notte di San Giovanni è anche superstizione legata al bene e all’invidia. A Taranto, era viva la credenza popolare che un’ anima vagante, potesse entrare in un vummile (giara d’acqua) ed in quel caso chi beveva quell’acqua veniva posseduto dallo spirito. Allo spiritato si diceva : “ Va ffatte benedicere!” Per scongiurare il pericolo che questi spiriti penetrassero nel corpo altrui, l’accorta madre, quando il bambino apriva la boccuccia allo sbadiglio, vi faceva sopra rapidamente tre segni di croce con il pollice .
Vummile - ph. Cinzia Pizzo
Per le preoccupazioni e per il timore d’ù Maluecchie (malocchio e invidia) d’à Jastème (imprecazioni) e dalle fatture, mascìe e affàscene (antichi rituali popolari) il popolo ricorreva agli scongiuri , agli amuleti. Si
credeva all’esistenza degli spiriti, i quali potevano entrare in corpo alle persone, che proprio per questo diventano “ Sperdàte e ttènene le diàule ‘nguerpe “.
La Notte di San Giovanni è questo ed altro ancora. Per scoprire il vero significato di tale notte, non resta che seguire l’evento di oggi, domenica 24 giugno nel cuore della Città Vecchia, evento organizzato dall’Ass. Tarantinìdion Taranto. Per info. contattare l’associazione.