Puglia Best Wine, un consorzio per l' export
- Dettagli
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
- Visite: 3534
Cinque storie produttive differenti che, però, condividono valori, filosofia ed obiettivi strategici. Il Presidente del Consorzio Puglia Best Wine è Luigi Rubino, stimato giovane imprenditore di Brindisi, che ha preso l’iniziativa ed ha chiamato a raccolta figure storiche del mondo produttivo del Salento, titolari di aziende importanti, di marchi riconosciuti e apprezzati, impegnati a rappresentare il meglio dell’enologia pugliese nel mondo.
“E’ la prima volta che aziende vitivinicole così importanti (la cui produzione complessiva supera gli undici milioni di bottiglie prodotte per anno) si costituiscono in consorzio, dimostrando una propria capacità di programmazione e di intesa comune. C’è un nuovo protagonismo delle aziende, che giunge dal tessuto vivo del territorio e dalle comunità che vi si riconoscono. Per la prima volta, nella storia del vino della Puglia, cinque territori, cinque diverse DOC del Salento, cinque realtà produttive di riferimento, si propongono, unite, in azioni di promozione sull’estero. L’esperienza e l’autorevolezza di questi signori del vino di qualità, parlo di Alessandro Candido, della Famiglia Zecca, di Angelo Maci di Cantine Due Palme e del vice-presidente di Puglia Best Wine Fulvio Schiavoni del Consorzio Produttori Vini di Manduria, sono preziose e consentono – oggi - di poter dire che il vino pugliese di qualità non si è fermato, anzi affronta il futuro con nuovo slancio ed una nuova consapevolezza di fondo: i livelli qualitativi raggiunti dai nostri vini sono davvero interessanti e possono, senza timore, confrontarsi con le migliori produzioni italiane e straniere. Noi vogliamo agire sulla promozione dei nostri vini direttamente, costruendo strategie comuni, strumenti di comunicazione condivisi, investendo in informazione e formazione interna, rivolta ai responsabili dell’export di ciascuna azienda , ed esterna per gli operatori esteri ”.
Cosa vi unisce?
“Innanzitutto la passione per il vino e per la nostra terra, la Puglia e il suo Salento; poi ci accomuna uno stile ed un linguaggio di impresa coerente con i valori del territorio e la sua cultura, una propria capacità di programmazione delle risorse, realizzando strumenti che davvero aiutino le nostre aziende nell’esportare e promuovere i nostri prodotti. Ecco, Puglia Best Wine, è una fucina di idee che si realizzano, perché siamo in prima persona impegnati a realizzarle, perché ne siamo responsabili sino in fondo, nei confronti delle nostre aziende, dei territori in cui produciamo e dei mercati in cui operiamo da anni, con risultati significativi e riconosciuti. La nostra credibilità produttiva è al servizio del vino di qualità pugliese, per rafforzare il nostro ruolo nei mercati più maturi, ma guardando anche ai nuovi mercati, rappresentanti da Paesi ed economie come quelle di Cina, India e Paesi del Nord ed Est Europa”.
I cinque marchi insieme esportano in più di 30 paesi e la quota dell’export, per questi marchi, ha un peso ragguardevole. Come intendete accrescere questi livelli e come volete rafforzare l’immagine del vino pugliese tra gli operatori e i consumatori stranieri.
{affiliatetextads 1,,_plugin}“C’è sempre voglia d’Italia e di vino italiano. La bellezza dei nostri territori viticoli di tradizione, la ricchezza del nostro patrimonio varietale sono un punto di forza straordinario nell’affermazione del vino italiano nel mondo. Eppure, questa italianità non è più sufficiente a spiegare la complessità dei nostri luoghi di produzione, le differenze tra regioni vitivinicole, le specializzazioni varietali che, nelle singole aree, si sono sviluppate e accresciute. Nei mercati più maturi ed esigenti, il consumatore è più informato e preparato; sente, forte, l’esigenza di conoscere meglio vini, aziende e territorio, apprendere ciò che sta attorno a quel determinato bicchiere di vino, per cultura, natura e paesaggio. Non si accontenta più, vuole approfondire, sperimentare e ricordare le emozioni che quel vino gli ha regalato. Noi dobbiamo migliorare e qualificare sempre di più il contatto – spiega Luigi Rubino - con questo segmento di mercato più attento alla qualità ovviamente, ma anche alla ricerca del nuovo. Siamo impegnati in più azioni convergenti e focalizzate a sostenere nuovi processi informativi e formativi sul vino di qualità prodotto in Puglia. Negroamaro, Primitivo, non sono più i figli minori di un’ampelografia regionale, ma varietà e vini che stanno riscrivendo il concetto di enologia del territorio. La Puglia può essere vincente e possono determinarsi dinamiche di sviluppo anche per quei settori, come ristorazione e turismo, che stando accanto al vino possono condividere un fronte comune di iniziative e programmi. Abbiamo bisogno della vitalità e dell’apporto di tutti”.
Cosa state mettendo in campo?
“Alcune azioni sono già in atto, anche se siamo nati da meno di un anno. Abbiamo programmato delle strategie differenziate per paesi e mercati, ognuna caratterizzata da specifiche azioni di promozione e marketing della comunicazione. Abbiamo partecipato a due appuntamenti importanti, lo scorso mese di novembre - il Food and Hospitality di Shanghai in Cina e l’ Enoexpo di Cracovia in Polonia – con interessanti premesse di nuovi accordi commerciali per le aziende che vi hanno partecipato. Grande attenzione al mondo dell’informazione generalista e di settore straniera, intervenendo con una comunicazione qualificata e professionale. Ma sentiamo anche l’esigenza – soprattutto in alcuni paesi nuovi al mercato del vino – di intervenire sulla formazione degli addetti e degli operatori, sostenendo la crescita delle professionalità soprattutto nell’alta ristorazione. Lavoreremo sulle scuole alberghiere estere per contribuire a formare le nuove generazioni. L’espansione della cultura del vino in questi paesi può consentire la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati e ben remunerati. Il consorzio è poi chiamato a fare selezione tra i buyer e le società che possono condividere con i singoli marchi aderenti a Puglia Best Wine, comuni iniziative di promozione e marketing. C’è molto da fare, le risorse non sono illimitate e dobbiamo ottimizzare gli investimenti. Puntiamo molto sull’ incoming di giornalisti e buyer per far vivere sul nostro territorio un’esperienza di conoscenza diretta, dove possono entrare in confidenza coi produttori, capirne il linguaggio e la tradizione, ospiti delle più belle aziende del Salento. Anche il territorio è coinvolto, nelle sue strutture ricettive migliori e nella ristorazione più autentica e vera. Vogliamo che respirino il senso della nostra ospitalità e la civiltà di una terra straordinaria d’Italia come è la regione Puglia”.
http://www.granviasc.it/