L'iniziativa nata per ricordare Mario Beccia e Angelo Ricchetti, due ragazzi scomparsi il 28 novembre 2010, muove dall'obiettivo di trasformare la loro mancanza in entusiasmo, passione e dedizione verso gli altri: continuando e mantenendo in vita gli stessi ideali di giustizia sociale e solidarietà che li hanno sempre contraddistinti e accomunati. L'evento, che negli anni ha contribuito a dare supporto alle iniziative di Amnesty International, Emergency, Medici Senza Frontiere, le Missionarie Comboniane così come ad organizzazioni locali quali la Caritas Diocesana, i Fratelli della Stazione di Foggia, Pietra di Scarto di Cerignola, questa volta sarà dedicato a raccogliere fondi utili ad un'iniziativa di lotta e contrasto dello sfruttamento della prostituzione: il progetto “New Hope” di Caserta. Dal 2004 l'obiettivo della cooperativa sociale, fondata dalla “Comunità Rut”, è quello di ridare speranza e dignità a giovani donne migranti vittime della tratta delle schiave, attraverso la loro formazione lavorativa e inclusione all'interno di un laboratorio tessile in cui vengono creati, con stoffe provenienti dall'Africa, diversi manufatti.
Oltre ai punti con cassette di beneficenza dislocate in tutto il paese fino al 7 gennaio 2019, durante l'appuntamento a partire dalla mattina alle ore 10.30 si potrà dare il proprio contributo e partecipare presso il Palazzetto dello Sport di Via di Vagno dove saranno organizzati: animazione e spazio per tutti i bambini, set musicale con ACDjcibo e bevande preparate gratuitamente da tanti volontari e un torneo di calcio a 5 in cui è prevista anche la presenza di una squadra femminile. A seguire in serata dalle ore 21.30 al circolo “Dada” in Via Pasqualicchio sarà allestito un concerto-spettacolo con dodici band e artisti emergenti che si esibiranno: I Cantautori, Picabia, Artic Zone, Rebus, Heart, Dilio Donnini, Portagalli, Luigi Lian, Mani d'Avorio, Ice Box, I Tiro, Quartetto Jazz, Skantinato 58; a fine serata Falconhit. Aggregazione giovanile ed espressione creativa sono i protagonisti, grazie alla straordinaria voglia di fare di un gruppo di ragazze e ragazzi di tutte le età, di una rete che con il passare del tempo si rafforza. Ricucendo relazioni, promuovendo pratiche di aiuto e dinamiche positive all'interno di un contesto globale che ha sempre più bisogno di idee nuove e di apertura; in un territorio come quello della Capitanata in cui tristemente si sentono ancora casi di donne vittime di violenza e femminicidi e si vedono tante prostitute sfruttate ai bordi delle strade. Davanti a un tema come quello del rispetto delle donne, del loro inserimento e protagonismo sociale non ci si può voltare dall'altra parte, ed anzi vi è la necessità di un maggiore coinvolgimento di tutta la società e deve interessare, stando più a cuore a tutti. Proprio per questo ci siamo ancora con il nostro: I CARE.