Fragagnano (Ta): giovedì l’ultimo saluto a Cosimo Massaro, gruista di ArcelorMittal morto tragicamente sul posto di lavoro
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- By Vincenzo Ludovico
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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Il corpo di Massaro è stato rinvenuto a sei metri di profondità, intorno alle ore 16.40 dopo tre giorni di ricerche, dal Nucleo subacqueo dei carabinieri di Pescara, con la collaborazione della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco e supportati dallo Spesal. Lunedì scorso sono stati eseguiti sulla salma gli esami da parte del medico legale il dott. Marcello Chironi su mandato del procuratore capo il dott. Carlo Maria Capristo e dai sostituti dr. Raffaele Graziano e dr.ssa Filomena Di Tursi. L’esame autoptico, a quanto pare, non ha escluso che la morte possa essere avvenuta per annegamento. Dunque, sarebbe morto per annegamento, non essendo la ferita riscontrata alla testa in grado da sola di causarne il decesso. Le esequie verranno celebrate in Piazza Toniolo, per consentire l'afflusso di un maggior numero di persone, consentendo a tutti di dare l’ultimo saluto allo sfortunato gruista. Dunque un grande spazio a cielo aperto, lo stesso luogo in cui il 15 giugno erano stati celebrati i funerali di Antonio Dell'Anna, 54 anni, il vigile del fuoco morto in servizio mentre spegneva l'incendio di un fienile in un centro ippico a San Giorgio Jonico (Taranto). A celebrare la Santa Messa, sua Eminenza, Monsignor Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto.
Cosimo Massaro
Intanto, per la morte di Cosimo Massaro, la Procura di Taranto ha esteso a 9 gli indagati per concorso in omicidio colposo e omissione dolosa di cautele contro infortuni. Agli otto, tra i quali figura il top manager del colosso siderurgico si aggiunge un altro capoturno. I p.m. Raffaele Graziano e Filomena Di Tursi, contestano i reati di concorso in omicidio colposo e di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Le persone indagate avrebbero consentito, come recita il capo d’imputazione, riportato nell’avviso di garanzia, «l’utilizzo di apparecchiature di sollevamento (gru di banchina) non idonee all’uso da parte di prestatori di lavoro omettendo di collocare impianti destinati a prevenire infortuni sul lavoro, in tal modo cagionando l’infortunio del lavoratore Cosimo Massaro ». La Procura tarantina vuole, inoltre, accertare i motivi per i quali nonostante le previsioni meteo e l’allerta meteo l’operaio fosse al lavoro. Il sindaco del Comune di Fragagnano il dr. Giuseppe Fischetti per il giorno dei funerali di Cosimo Massaro ha proclamato il lutto cittadino, per una comunità affranta dal dolore, che si stringe al cordoglio della famiglia. Anche il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, dopo quello di Fragagnano ha proclamato per domani il lutto cittadino in occasione dei funerali nella provincia tarantina. U.s.b. ha proclamato lo sciopero per il secondo e il terzo turno: dalle dalle ore 15.00 di domani fino alle ore 7.00 di venerdì. L’Unione sindacale di base con una nota: « Si stringe attorno alla famiglia Massaro » e parla di « Ennesima vita spezzata in nome del profitto. Riteniamo inaccettabile - prosegue l’Usb - La condizione in cui riversa lo stabilimento ArcelorMittal di Taranto, in quanto ormai è diventato pericolosissimo per la salute e la sicurezza dei lavoratori, a causa della scarsa o quasi inesistente manutenzione degli impianti ».
Luogo dell'incidente
Nove dunque, gli indagati: Stefan Michel Van Campe, uno dei massimi dirigenti nonché gestore dell’attività produttiva di ArcelorMittal; Vincenzo De Gioia, capo divisione 'Sbarco Materie Prime Parchi Primari e Rifornimentì; Carmelo Lucca, capo area 'Sbarco Materie Primè; Giuseppe Dinoi, capo reparto di esercizio; Domenico Blandamura, capoturno di esercizio del IV sporgente; Stefano Perrone, della squadra di esercizio del IV sporgente; Mauro Guitto, capo del reparto manutenzione meccanica; Andrea Dinoi, capo del reparto di manutenzione elettrica e Teodoro Zezza, altro capoturno di esercizio al quarto sporgente. La Guardia costiera, delegata dall’autorità giudiziaria ha eseguito esami tecnici per accertare responsabilità e dinamica dell’accaduto. Sabato sera ha acuto luogo la conferenza stampa convocata dal procuratore Carlo Maria Capristo, nella sede del comando provinciale dei carabinieri. « Il collega Graziano – ha dichiarato il Procuratore durante l’incontro con la stampa – ha nominato un ingegnere specializzato che ha già effettuato un sopralluogo sul posto insieme con gli ingegneri dell’ex Ilva, arriveremo a capire con esattezza quanto accaduto ». Il capo della Procura ha aggiunto: « Siamo sulla strada della chiarezza, il nostro primo intento era quello di trovare il corpo del povero Massaro, un ringraziamento ai carabinieri del Nucleo di Pescara. Il ritrovamento è dovuto a loro, importante il contributo fornito anche dai sommozzatori dei vigili del fuoco ».