Il Governo ricorre alla Corte Costituzionale contro la legge anti nucleare della Regione Puglia
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Le cattive notizie non sono finite: mentre su un quotidiano nazionale viene pubblicata una mappa dei siti che, seppur datata, non lascia tranquilli i pugliesi per le diverse indicazioni di località lì contenute che coinvolgono la nostra costa, è ancora una volta il Ministro dello Sviluppo Economico ad imprimere un’accelerazione con il varo di un decreto legislativo “ghigliottina”.
Il decreto predisposto, infatti, a conclusione di una finta concertazione finalizzata ad ottenere il consenso delle Regioni sui siti indicati dalle multinazionali (chiamate operatori!) secondo quanto indica la legge 99/09 stabilisce che in caso di dissenso delle Regioni e a chiusura del confronto con le stesse a decidere sia unicamente il Governo attraverso una deliberazione del Consiglio dei Ministri.
{affiliatetextads 1,,_plugin}Non solo, tale deliberazione –secondo il decreto del MISE- annulla i piani energetici delle Regioni che sono costrette a riformularli tendendo conto della decisione governativa e soprattutto abroga tutte le leggi vigenti in materia incompatibili con il decreto.
Come si vede le dichiarazioni di Scaiola alla Fiera del Levante ed il profilo minimalista e tranquillizzante del Ministro Fitto e del Governo sono solo chiacchiere destinate a chi le vuole bere. La verità è che si apprestano a calpestare l’autonomia delle Regioni e a violarne il territorio e questo espone la Puglia a rischi gravissimi.