La stanza singola di Franco 126 torna in Puglia per il SeiFestival
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- By angela de simone
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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Centoventisei come i gradini della scalinata di Viale Glorioso a Trastevere, già cara a Sergio Leone e luogo d’incontro della storica crew di Franco. La sua scrittura rap sconfina nel cantautorato con una lucida capacità di mettere a fuoco il reale e le emozioni. Lo stile vagamente rétro fa il paio con una timbrica ruvida e veritiera, un perfetto contrasto dolce amaro capace di avvolgere il cuore. “Polaroid”, pubblicato nel 2017 è stato il suo esordio in coppia con Carl Brave. Un vero e proprio caso discografico emerso con forza dal tam tam del web ed entrato stabilmente non solo nelle classifiche di vendita, raggiungendo il Disco d’Oro ma anche e soprattutto nell’immaginario collettivo contemporaneo. Un nuovo sound, fresco e coinvolgente che ha conquistato tutta la penisola grazie anche alle decine di concerti sold-out messi a segno tra maggio 2017 e settembre 2018. A ottobre 2018 Franco126 debutta col suo primo singolo da solista “Frigobar”, brano prodotto da Stefano Ceri con un suono senza tempo e dalle atmosfere malinconiche. L’intesa artistica con Ceri è il viatico giusto alla lavorazione del primo disco solista di Franco126 dal titolo “Stanza Singola” uscito il 25 gennaio 2019. Le dieci tracce sono il risultato di un’evoluzione stilistica di Franco, sia nella scrittura dei testi, sia nel concepimento sonoro dei brani. Un nuovo capitolo che ha trovato linfa creativa nel sodalizio con Stefano Ceri, già al lavoro con Frah Quintale, dedito alla produzione artistica dell’album. Il risultato è un disco cantautorale contemporaneo, che si riflette con personalità nelle radici della canzone italiana degli anni settanta e ottanta. I trascorsi rap di Franco e il suo inconfondibile timbro vocale conferiscono ulteriore unicità ai brani. I trascorsi rap di Franco e il suo inconfondibile timbro vocale conferiscono ulteriore unicità ai brani. La title track “Stanza Singola”, unico featuring del disco, è l’incontro artistico con Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti. Alcuni brani sono impreziositi dalle impeccabili chitarre di Giorgio Poi.
"Durante l’ultimo anno e il tour di Polaroid ho iniziato ad allontanarmi dal background principalmente rap e hip hop che mi appartiene e ho approfondito gli ascolti del cantautorato italiano, vecchio e nuovo, che ha sempre fatto parte della mia conoscenza musicale, seppur rimanendo in qualche modo marginale", racconta Franco126, al secolo Federico Bertollini. "La scrittura di Stanza Singola, grazie anche al lavoro di studio della voce, è andata con molta naturalezza in quella direzione, mantenendo una componente rap che però si è via via intrecciata con quella della canzone italiana, prendendone le strutture, le tematiche e il linguaggio. Ho deciso di rinnovarmi cercando di mantenere ed esaltare il mio punto forte, la cura dei dettagli nella scrittura. Per questo ho abbandonato l’auto-tune e l’uso sfrenato di immagini che contraddistingue Polaroid, adottando uno stile più narrativo e meno incentrato su Roma. Volevo fare un disco non strettamente legato al presente, più senza tempo. Spero di esserci riuscito".
"Durante l’ultimo anno e il tour di Polaroid ho iniziato ad allontanarmi dal background principalmente rap e hip hop che mi appartiene e ho approfondito gli ascolti del cantautorato italiano, vecchio e nuovo, che ha sempre fatto parte della mia conoscenza musicale, seppur rimanendo in qualche modo marginale", racconta Franco126, al secolo Federico Bertollini. "La scrittura di Stanza Singola, grazie anche al lavoro di studio della voce, è andata con molta naturalezza in quella direzione, mantenendo una componente rap che però si è via via intrecciata con quella della canzone italiana, prendendone le strutture, le tematiche e il linguaggio. Ho deciso di rinnovarmi cercando di mantenere ed esaltare il mio punto forte, la cura dei dettagli nella scrittura. Per questo ho abbandonato l’auto-tune e l’uso sfrenato di immagini che contraddistingue Polaroid, adottando uno stile più narrativo e meno incentrato su Roma. Volevo fare un disco non strettamente legato al presente, più senza tempo. Spero di esserci riuscito".
Il Sud Est Indipendente è un festival ideato, prodotto e promosso da CoolClub con la direzione artistica di Cesare Liaci, sostenuto dal Fus – Fondo Unico per lo spettacolo del Mibac e dalla Regione Puglia (Avviso pubblico per lo Spettacolo e le Attività culturali FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia), con il sostegno di B94, Vestas Travel e Candido 1859 in collaborazione con i Comuni di Corigliano d’Otranto, Lecce e Castro, Indie Pride, CoreACore, RadioWau e altri partner pubblici e privati. Dopo la residenza artistica “ReSound“ con Lee Ranaldo, Leah Singer, Patrick Watson e molti altri musicisti pugliesi, il concerto dei Giant Sand, le quattro serate di musica e incontri a Corigliano d'Otranto (con, tra gli altri, Diaframma, La rappresentante di Lista, Any Other, Finn Andrews, Contini, Be Forest, Lucia Manca, Dimartino, La Batteria), Sergio Cammeriere, Gabriele Poso Organik Trio e J.P. Bimeni & The Black Belts, Joan as Police Woman, il festival proporrà la presentazione del volume "Come spiriti adolescenti. 25 scrittori per Kurt Cobain" (9 agosto al Molly Malone di Lecce), Calcutta con Giorgio Poi e Margherita Vicario (10 agosto al Campo Sportivo di Locorotondo nell'ambito del Locus Festival), il Faber Ensemble con un omaggio a Fabrizio De André (11 agosto nell'ex Convento dei Teatini di Lecce in collaborazione con Festinamente e il Comune di Lecce), Franco126 (12 agosto nell’Arena Live di Serranova, frazione di Carovigno, in collaborazione con Torre Regina Giovanna e Sottosopra Fest). Purtroppo è stato invece annullato il concerto di Beirut previsto per il 21 agosto a Gallipoli.
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Info 3331803375 - www.seifestival.it
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