Nel brano, Blumosso parla di sé nella maniera più diretta e sincera, e partendo dai i suoi ricordi, ci presenta una serie di considerazioni sulla vita nelle quali ognuno si può ritrovare e immedesimarsi. La canzone è un trip che racchiude in sé i momenti belli, gli eccessi, le vittorie, le delusioni e le paure che tutti viviamo nel corso della nostra vita.

La produzione del brano è ad opera dallo stesso Blumosso con la collaborazione della sua band: Matteo Bemolle alle tastiere, Roberto Fedele alla batteria, RafQu alle chitarre. 

Simone Perrone inizia ad avvicinarsi alla musica a soli 8 anni, studiando pianoforte. Scrive le sue prime canzoni a 15 anni, ispirato dai grandi cantautori italiani (De Andrè, Dalla, Battiato, Fabi…) e le canta a suo nome: Simone Perrone, condividendo negli anni palchi importanti con artisti come Zucchero Fornaciari, Simone Cristicchi, Negramaro ed Elio e le storie tese.

 Dal 2016 in poi, avvicinandosi ad un tipo di scrittura più matura, che mescola le sonorità indie al cantautorato italiano in chiave moderna, decide di abbandonare il suo nome per dar vita a Blumosso, pseudonimo con il quale nel 2018 pubblica un disco dal titolo “In un baule di personalità multiple” (Cabezon/Xo la factory).

“Mi ricordo quando ho perso la verginità.

Mi ricordo il primo schiaffo di mia madre.

Ho capito quello che i grandi chiamano l’amore vero,

soffrendo come un cane quando l’ho perso davvero.

La vita non si misura con gli anni, ma da quello che hai vissuto sulla tua pelle

Chissà se morirò da giovane o da vecchio!”

“Se il destino ti mette alla prova,

tu nel dubbio accelera!”

Foto: Enrico Carpinello

Registrato: Stefano Manca (SudEst Studio)

Mix: Marco Ancona (La Villetta Studio)

Mastering: Francesco Guadalupi (OM STU DIO)

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