NASCE PASSIONE HORECA: ASCOLTARE LE IMPRESE
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Ospiti saranno gli assessori regionali allo Sviluppo Economico della Puglia Alessandro Delli Noci e della Lombardia Alessandro Mattinzoli, insieme a Marta Leonori della commissione Sviluppo economico e attività produttive del Lazio e l’onorevole Massimiliano De Toma della commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera. Con loro la delegata nazionale del settore per AEPI, Maria Pia Pinelli, e il presidente di Passione Horeca Antonio Lorusso. I saluti sono affidati al presidente di AEPI Mino Dinoi, modera Luca Mancuso, presidente Fenimprese-AEPI.
I professionisti della ristorazione e dei bar, in questa fase di emergenza Covid, stanno pagando un caro prezzo in termini di chiusure e limitazioni. Su tutte, il caso Bari, con le nuove restrizioni in alcune giornate di festa. «Sul tavolo le nostre proposte per il settore» spiegano i diretti interessati, con uno sguardo alla Puglia e non solo, complice la presenza delle numerose istituzioni a livello regionale, ma anche nazionale.
«L’adesione di Passione Horeca.- commenta il presidente di AEPI Mino Dinoi- è il segnale della volontà di una nuova idea di rappresentanza che possa davvero offrire quei servizi e quegli strumenti di cui le aziende necessitano. E mi riferisco soprattutto alle piccole e micro realtà che sono il fulcro del nostro impegno e di tutto il Paese. Valore aggiunto e vera eccellenza, soprattutto del made in Italy».
Poi l’impegno concreto di Passione Horeca: «La nostra associazione- sottolinea il presidente Antonio Lorusso - vuole porre all’attenzione delle istituzioni il ruolo sociale e la funzione economica della rete di ristoranti, pub, bar, pasticcerie, gelaterie, take away da considerare strategici». Insieme, quindi, per un obiettivo condiviso come spiega la delegata nazionale Maria Pia Pinelli. «In questo periodo storico è tra gli ambiti che più di tutti stanno soffrendo questo blocco forzato e con gravi ripercussioni. Parliamo di attività che sono legate anche ai flussi turistici, fieristici e congressuali, ormai da mesi praticamente inesistenti. Non bastano le coperture dei vari decreti, occorre una programmazione su come rimetterci in moto».