TARANTO – Via Paisiello in Città Vecchia si riveste di nuovi abiti per COLTURE TARANTINE
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- By Vincenzo Ludovico
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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Per la città sarà, dunque, un sabato all’insegna dell’arte contemporanea dalle svariate forme d'arte. Anche Via Paisiello, strada molto spesso dimenticata dai più e abbandonata ad un lento degrado dei palazzi nobiliari di un tempo che fu, con questo evento culturale diverrà un “museo a cielo aperto”, brillando di nuova luce. Un mix perfetto tra fotografia e arte contemporanea, insieme per celebrare l’arte in tutte le sue sfaccettature.
Ph. Antonello Cafagna - Graphic Disegn: Paola Corona
Via Paisiello in Città Vecchia, è famosa per la presenza di bellissimi palazzi, pressoché, settecenteschi (Gallo, Amati, D’Ajala, La Tagliata, Paisiello). Denominata anticamente "Via delle Fogge", etimo di "fovea" che significa "fossa": infatti in questa via vi era la presenza dei magazzini per la conservazione del grano. Dopo la casa del musicista Giovanni Paisiello, si giunge a piazzetta Monte Oliveto e quindi al santuario dedicato alla Madonna della Salute (ex chiesa dei gesuiti) e la Chiesa di Sant'Andrea degli Armeni. In Via Paisiello vi erano i portali d'ingresso ai palazzi più imponenti della città vecchia, che si affacciavano direttamente alla ringhiera, motivata la mole e l’altezza dei medesimi. Oggi è una via discreta, silenziosa, dai caratteristici archi aristocratici, che era il sistema più economico di “allargare” l’appartamento di un stanza, collegata tra diversi palazzi adiacenti.
Via Paisiello, foto storica - ph. credits: M° Nicola Giudetti
Qui, cittadini e turisti potranno godere di un percorso artistico originale sensoriale in linea con le direttive legate al distanziamento sociale. E’ un ottimo spunto per portare all’attenzione dei visitatori il lento degrado della via, un tempo teatro delle passeggiate dei nobili di un tempo e non solo, che offre uno sguardo personale e originale della città vecchia. Inoltre, il percorso emozionale delle memorie storiche e sociali della Taranto Vecchia, attraverso anche gli scatti storici di Francesco Troilo, già sindaco di Taranto dal 1909 al 1919 e pioniere della fotografia. I suoi scatti realizzati a Taranto tra la fine dell'800 e tutto il '900, sono considerati opere di massimo pregio artistico e storico, proprio perché lo stesso Troilo era ritenuto un dei massimi pionieri della fotografia a Taranto. Prediligeva ritrarre classi sociali lavoratori quali: contadini, miticoltori, ostricoltori e pastori alle prese con le difficoltà e la fatica del giorno, la mostra – omaggio a Francesco Troilo, si alternerà ad opere di street art.Il progetto che si dipana tra i vicoli di Via Paisiello del centro storico della città di Taranto, sarà fruibile dalle ore 18.00 a mezzanotte. La via della città, accoglierà i visitatori con i lavori dei giovani artisti tarantini emergenti e non, come: Agnese Simonetti, Fausto D’Alessandro, Walter Maiorino, Michela Pizzo, Stefania Pellegrini, Dafne Frasca, Serena Manca, Rosanna De Pasquale, Mino Lo Re e Antonello Cafagna. Insomma, un panorama ricco di nomi e di opere inedite che certamente faranno piacere ai giovani e agli amanti del genere.
Casa natale di Giovanni Paisiello, prima dei restauri. - ph. Mino Lo RE
"Colture Tarantine", inteso come complesso di lavorazione e coltivazione necessaria alla produzione dei “frutti della terra e del mare”, è un progetto di arte urbana la cui direzione artistica è affidata alla dr.ssa, nonché, artista Michela Pizzo, specializzata in recupero di qualsiasi materiale, in particolar modo ogni tipo di plastica, dedicandosi alla sperimentazione e riconversione della forma classica decorativa. Tal progetto diventerà col tempo un’interessante sfida che si arricchirà nel tempo, valorizzando sia le strutture architettoniche già esistenti, ma soprattutto spazi ed edifici pubblici, strade, pareti, finestre e porte murate e slarghi allestendo anche degli angoli espressamente dedicati. Il progetto ha dato vita a un circuito tematico con opere di Street Art, espressioni artistiche che prendono forma proprio negli spazi pubblici fisici, tra finestre e porte murate, coinvolgendo artisti tarantini. Ad impreziosire il tutto, vi sarà la musica popolare che allieterà il museo a cielo aperto.
Via Paisiello - ph. Mino Lo Re
La singolare esperienza vuol essere uno spazio espositivo “outdoor” in costante evoluzione che possa offrire non solo agli amanti dell’arte contemporanea, ma anche ai cittadini, turisti e soprattutto ai giovani la possibilità di avvicinarsi all’arte in una modalità di fruizione sicuramente insolita, ma che nel pieno spirito dell'APS Tarantinìdion scatena i sensi e le emozioni attraversando le vie e le piazze e incontrando una “sorpresa artistica” dietro l’altra. Questo progetto rappresenta quindi un forte volano turistico per il Comune di Taranto, facendolo dialogare la storia locale della città con diverse forme di arte contemporanea.Sono in cantiere infatti, ulteriori contributi volti a valorizzare non solo le strutture culturali della città, ma anche i luoghi pubblici come vicoli e piazze. Le opere d'arte, ad esempio, affisse sulle pareti degli ex palazzi nobiliari, le si potranno considerare delle vere e proprie installazioni "site specific" che contribuiranno a riqualificare alcuni luoghi della città. Partendo dagli scatti storici di Troilo, è stato realizzato un percorso espositivo che unisce esperienze sensoriali diverse, connettendo le sue fotografie a specifiche vie della città vecchia. La direzione artistica, auspica che la messa in opera di un "museo a cielo aperto" sia o possa essere un grande contributo che gli enti sostenitori e organizzatori daranno all’arte, avvicinando anche i più restii ad un percorso emotivo e sensoriale che non lascia certamente indifferenti.