MOTTOLA RITROVA LA SUA SETTIMANA SANTA E RIPARTE CON UNA NOVITÀ ASSOLUTA
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Il tutto nel massimo rispetto delle attuali normative in tema di prevenzione sanitaria, con i vertici della congrega che stanno intensificando le riunioni organizzative per mettere a punto tutti i dettagli di un evento che coinvolge l’intera comunità locale e non solo. La struttura è quella consolidata nel tempo, con le immancabili marce della passione, la toccante liturgia della Coena Domini, il pellegrinaggio delle cosiddette «Paranze» (coppia di Confratelli) tra gli altari della Reposizione, fino ad arrivare al momento più atteso: la processione dell’alba di sabato Santo con i Sacri Misteri. I simboli della Passione del Cristo, le stazioni del suo calvario, i piedi nudi dei penitenti per strada mentre sulle loro spalle grava il dolce peso dei simulacri. Attimi scolpiti negli occhi e nella memoria, per due anni rimasti solo immagini da ricordare e che ora si preparano a manifestarsi nuovamente. Dal vivo, con la forza e la dedizione del raccoglimento e della preghiera.
Quest’anno poi, c’è una novità assoluta. Mai verificatasi in 162 anni di storia dei «Misteri». Infatti il pio corteo partirà dal Palazzo municipale di Mottola, in via XX Settembre. Vista la momentanea indisponibilità, dettata dai lavori di ristrutturazione, della chiesa della Beata Vergine del Carmelo, storica «casa» della processione, la Confraternita ha fatto di necessità virtù. In accordo con il Consiglio e la relativa assemblea, è stato deciso di cambiare sede come prima e unica volta. Una situazione di contingenza che non ha frenato l’entusiasmo, anzi, lo ha ulteriormente fortificato così come commenta il Priore della Confraternita del Carmine di Mottola Vito Greco: «Stiamo vivendo una vera e propria trepidazione, finalmente ci riappropriamo dei nostri Riti. L’attesa è finita, dopo due lunghissimi anni durante i quali abbiamo dovuto rinunciare a malincuore, siamo pronti per ripartire». Devozione e impegno si alternano dal 1860, anno della prima processione dei Misteri «La nostra comunità ha aspettato tanto a causa dell’emergenza Covid. Non abbasseremo l’attenzione in merito e stiamo finalizzando la macchina organizzativa per vivere, in massima sicurezza, le emozioni che solo i nostri Riti possono donare».