Taranto: partito il countdown per “San Cataldo tra devozione e musica popolare” in Città Vecchia
- Dettagli
- By Vincenzo Ludovico
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
- Visite: 857
ph. Antonello Cafagna
Sabato 7 maggio 2022 alle ore 18.00 vi sarà l’inaugurazione del MuJúse c/o ‘a Putéje arte è (e) cultura in Via Duomo 129/131 con cerimonia di scopertura targa e interventi degli addetti ai lavori. In contemporanea l’apertura mostra fotografica: “PUNTI DI VISTA – Dettagli e scorci del Duomo di San Cataldo” a cura del fotoreporter e documentarista Antonello Cafagna, visitabile dal 7 al 10 maggio. A seguire il reading vernacolare “Omaggio a San Cataldo:poesie in dialetto tarantino” a cura dell’A.C. Vito Forleo. Durante tutta la serata performance di danza e canti della tradizione popolare tarantina a cura dell’APS Tarantinìdion.
ph. Antonello Cafagna
Lunedì 11 maggio alle ore 10.00: San Cataldo e non solo … tra devozione e musica popolare, spettacolo itinerante per la Città Vecchia di Taranto a cura dell’Aps Tarantinìdion. Alle ore 21.00 concerto live “Chitarre e Tamorre, musica popolare del sud Italia” a cura del trio Cinzia Pizzo, Antonello Cafagna e Mario Azad Donatiello. Domenica 9 maggio, invece sarà dedicata totalmente, previa prenotazione alla visita all’interno del museo.
Il MuJúse trova sede presso in quello che era proprio un tipico “Júse” tarantino della città vecchia di Taranto, ubicato nelle vicinanze della Cattedrale di San Cataldo, sull’allora Strada Maggiore, l’attuale e centralissima Via Duomo. A detta di Vincenzo Ludovico, in qualità di project manager e curatore del MuJúse, all'interno del museo o meglio ancora nella casa-museo nata da una tipica abitazione tarantina, povera ma soprattutto disadorna trasformata in museo, dove gli arredi, i cimeli, gli oggetti di uso personale e quotidiano e collezioni varie, fanno parte del percorso espositivo. Si può, dunque, visionare una esposizione relativa alla cultura della Città Vecchia e alle arti tradizionali di Taranto. Il museo e laboratorio etnografico dello “Júse” tarantino dedicato alle attività antropiche della città e del circondario, nato quasi in sordina tra la collaborazione delle associazioni: "Tarantinìdion APS", "Vito Forleo" e "Taranto: una finestra su ..." si sviluppa in due sale in aggiunta ad una terza che ricalca la presenza di installazioni fotografiche che ritraggono alcuni aspetti museali. Nella prima vengono illustrati: il contesto diurno e sociale, documentando l'importanza del folklore nella cultura di una comunità; l'abituro povero e disadorno tipico della città vecchia, con un percorso espositivo di oggetti ed utensili della quotidianità familiare e non solo, immagini della devozione e della fede popolare. Nella seconda sala si espongono oggetti di particolare interesse relativi al cuore intimo della casa, nonché, l'alcova ossia l' unica camera da letto presente in quelle abitazioni, che rappresenta la continua evoluzione della vita sociale degli abitanti, ma in notturna.
Logo del MuJúse
Il progettista, in veste di ricercatore in storia locale e cultura del territorio sottolinea il percorso etnografico presente all’interno del museo e laboratorio etnografico, suddiviso per sezioni: Abitazione e gesti del quotidiano. La sezione è dedicata all'abitazione e alla vita domestica con materiali che documentano l'architettura tradizionale, il lavoro domestico, l'arredo, il corredo e la dimensione religiosa della casa. Sono esposti oggetti di arredo come madie o casse, accessori legati alla vita domestica quali recipienti per la cottura paioli, pentole, padelle, tegami o per la conservazione del cibo (vasi, brocche, recipienti in terracotta. Inoltre materiali relativi all'attività della filatura: arcolai e filatoi, rocche, fusi, aspi e incannatoi. Ciclo della vita. In questa sezione sono raccolti oggetti relativi alle diverse fasi dello sviluppo dell'individuo scandite - secondo tradizione - dai "riti di passaggio". L'infanzia è documentata con l'esposizione di culle, girelli, fasce, vestitini e giocattoli. Il matrimonio è testimoniato da abiti nuziali, cassapanche per il corredo e oggetti come fazzoletti, rocche, pegni d'amore e doni di fidanzamento. Infine il momento della morte è documentato dai costumi del lutto e altro. Il tempo della festa. Sono qui riproposte alcune delle maschere tipiche della cultura tarantina come il fantoccio apotropaico della Quaremma con tutti i suoi simbolismi. Il suono della tradizione. Sono esposti strumenti di musica popolare, risalenti per la maggior parte agli inizi del '900. Ed infine Giochi e spettacoli di piazza. La sezione è dedicata agli spettacoli e ai giochi eseguiti in occasioni festive nelle fiere e nelle piazze, come i burattini o altri giochi.
Un denso e ricco programma, dunque, quello che si prospetterà da sabato 7 a martedì 11 maggio, dedicato alla tradizione popolare legata al culto di San Cataldo a Taranto. Per info e prenotazioni tour guidati all’interno del MuJúse mandare un whatsapp al +39 3770948143.