Salento mon amour
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- By af
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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Cinque nuovi casi per il Nando e il Commissario Bortone, personaggi dissegnati dalla penna di Stefano Cambò, e che vedremo alle prese con storie il cui unico denominatore è l'amore. Come anticipa nella prefazione la giornalista Giuliana Coppola: «Perché parlano tutte d’amore le pagine che sfoglio; in giallo e in noir, ma negli occhi ho il rosso d’un vestito e il verde ruggine e lo so benissimo perché.
Sono i colori della passione e della disperazione, della gioia e della speranza, della morte, a volte, della rinascita a volte. Sono i colori dell’amore materno, dell’amore tradito e dell’amore secolare, dell’amore platonico e dell’amore coraggioso.»
Ma è lo stesso scrittore a presentare i cinque nuovi casi ambientati nel Salento e che offrono la possibilità di attraversarlo partendo da Lecce per arrivare a Sant’Andrea, Otranto, Maglie, Arnesano raccontando intrecci ma anche passione per la propria terra oltre che per la scrittura.
Nella prima storia, La ballata di San Lorenzo, i due protagonisti se la vedranno con il mistero di una donna, che, da quasi quarant’anni, fa tappa in Salento per andare a danzare la sua personale pizzica su un promontorio a picco sul mare, durante la notte delle stelle cadenti.
Con Dolcetto Scherzetto, un piacevole pranzo domenicale di fine ottobre diventa lo spunto per ricordare il vecchio caso della pastarella.
Ruggine, invece, apre la strada a un racconto ambientato negli anni del dopoguerra, dove a farla da padrone sono un bellissimo ulivo secolare e una pietra a forma di cuore.
Nell’indagine Il curioso caso della vedova Dandò, i due protagonisti saranno alle prese con un’arzilla pensionata, che lascia inspiegabilmente del denaro sulla lapide del marito defunto.
Con l’ultimo racconto, Bella d’estate, Nando e il commissario Bortone andranno alla ricerca disperata di una donna scomparsa, il cui nome è legato indissolubilmente a un vecchio amore, che ritornerà prepotentemente a insidiare il cuore del giovane scrittore.
Stefano Cambò è nato a Torino nel 1982 e vive a Muro Leccese.
Laureato in Sociologia e in Scienze Filosofiche, nel 2015 pubblica il suo primo romanzo, Kalendra.
Nel 2016, dalla sua penna, nascono Nando e il commissario Bortone, che diventano i protagonisti dei suoi successivi romanzi, Cyrano tra delitti e misteri e Salento Café Noir (Il Raggio Verde Edizioni). Grazie a questi due personaggi ottiene riconoscimenti e premi in tutta Italia. Con il racconto Effetto Domino, infatti, è tra i vincitori del Premio Letterario “AG Noir 2018” promosso dal comune di Andora (SV) nell’ambito dell’omonimo Festival dedicato al Noir. Nel 2020, con la struggente storia L’ultimo Valzer, vince il Concorso Letterario “Crimini d’Amare” all’interno del Festival Lecce in Giallo. Nello stesso anno risulta finalista al Giallo Festival di Bologna con il racconto “Coulrofobia”.
L’opera di Gaia Di Leo si intitola Fade, 2021, stampa su tela con dettagli foglia oro e acrilico, cm 80x80 .