Da Bari ad Auschwitz 600 ragazzi pugliesi sul Treno della Memoria
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Prima della partenza, si è tenuto un incontro nel teatro Petruzzelli di Bari, al quale hanno partecipato il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e l’assessore regionale alle Politiche giovanili, Guglielmo Minervini. “Si tratta – ha detto quest’ultimo – di una intensa esperienza educativa alla quale non sottrarre questa generazione perchè maturi una consapevolezza di quello che è stato. Un bel viaggio in una dimensione diversa del tempo e dello spazio ma anche nell’abisso della coscienza umana che quando si inoltra nella spirale della regressione, della intolleranza e della violenza, quando rimuove il valore intangibile della vita umana è capace di commettere le barbarie più impensabili e di scivolare nell’orrore”.
{affiliatetextads 1,,_plugin}“Io penso – ha detto Minervini parlando ai ragazzi – che questo viaggio che farete vi serviràanche a capire i rischi che corriamo oggi perchè camminiamo ancora in questo tempo sul cornicione dell’abisso e dell’orrore. Le forme di intolleranza che si stanno inoculando nella cultura di questo Paese sono inquietanti. Quello che è accaduto a Rosarno qualche settimana fa dimostra che c'è ancora il rischio che la vita della persona, possa essere considerato una variabile della produzione e una variabile della competizione”.
Vendola ha ricordato la sua precedente esperienza, quando ha accompagnato giovani studenti ad Auschiwitz: “ne siamo tornati - ha raccontato alla platea – tutti turbati, formati, cambiati. Vi auguro di non dimenticare mai quei visi di bimbi che si vedono a Birkenau, di imprimere bene nella vostra testa che cosa significa immaginare l’industria dello sterminio, organizzare le camere a gas e i forni crematori, vi auguro di avere curiosità di capire come nasce l’orrore, come si produce una gigantesca fabbrica di morte, come l’odio ideologico, razziale, religioso, può produrre una tale strage di vita e di dignità”.
I ragazzi oggi partiti da Bari sono stati tutti coinvolti in un progetto che si è protratto per l’intera durata dell’anno scolastico, fatto di incontri e laboratori finalizzati ad insegnare l’importanza della Memoria per il nostro Paese. Culmine del percorso è proprio il viaggio degli studenti, accompagnati dai giovani educatori di Terra del Fuoco, in Polonia, dove verranno portati a visitare i campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz e Birkenau.
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