Assemblea congiunta CIA, Coldiretti e Copagri svoltasi a Palagiano con gli agrumicoltori
- Dettagli
- By Franco
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
- Visite: 272
Sono diverse le cause della crisi del comparto agrumicolo della provincia di Taranto che da latente si è trasformata in drammatica nell’ultimo biennio, a causa di diversi fattori concomitanti quali: la continua riduzione generale del consumo di agrumi; i recenti eventi atmosferici estremi, quali le gelate primaverili, siccità e grandinate estive; l’incremento esponenziale dei costi di produzione in campagna nel 2022, principalmente per effetto dell’incremento dei costi per l’acqua, per l’energia, per l’acquisto delle materie prime e per la bonifica; l’importazione incontrollata di agrumi da Paesi Extra Ue nei quali il prodotto viene coltivato secondo standard non consentiti in Europa, garantendo così costi di produzione più bassi e profitti più alti in favore della sola GDO a scapito sia del comparto agrumicolo nazionale, sia della salute dei cittadini consumatori; il crollo dei prezzi riconosciuti al produttore, che peraltro costituiscono una palese violazione delle norme contro le pratiche sleali nelle transazioni commerciali tra agricoltori e distributori che produce effetti pesanti sul piano economico e occupazionale per le imprese agricole, che subiscono la disparità e squilibrio nel rapporto tra chi produce e chi commercializza.
Tuttavia alcuni mesi fa, finalmente, sono arrivati i primi interventi mirati a sostenere il reddito degli agrumicoltori, per ridurre la volatilità e stabilizzare i prezzi degli agrumi, per promuovere i consumi sul mercato interno di prodotti del territorio rispetto a quelli provenienti da altri Paesi UE, per favorire le esportazioni della produzione nazionale.
Un primo risultato ottenuto grazie al supporto ed alla disponibilità dell’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia è stata la sottoscrizione lo scorso 21 febbraio 2023 del “Protocollo per la stabilità, la sostenibilità e la valorizzazione della filiera ortofrutticola pugliese” presso la Regione Puglia, un passo importante per lo sviluppo di filiere ortofrutticole e di promozione sui mercati interno ed estero di tutta l’ortofrutta pugliese, compreso il comparto agrumicolo tarantino.
Un concreto segnale è poi arrivato a livello nazionale con il sostegno accoppiato al reddito per superficie investita ad agrumeti specializzati (articolo 32 D.M. 23 dicembre 2022 n. 660087 del MASAF) che, anche grazie ad una capillare azione condotta sul territorio, ha determinato una massiccia campagna di adesione al marchio IGP “Clementine del Golfo di Taranto”.
Infine, nel corso della recente manifestazione dello scorso 17 aprile 2023 è emersa forte la volontà da parte degli enti locali, di diverse associazioni di categoria, di tantissime imprese agricole, cooperative, OP ed aziende commerciali, di volersi riappropriare del proprio protagonismo nella valorizzazione del brand dell’IGP e, di conseguenza, di tutto il paniere agrumicolo tarantino, recuperando la titolarità ed il ruolo che spetta loro per rilanciare il Consorzio di Tutela dell’IGP “Clementine del Golfo di Taranto”.
L’incontro è stato presieduto dai presidenti e dai direttori di CIA e Coldiretti rispettivamente Pietro De Padova e Alfonso Cavallo, Vito Rubino e Franco Dell’Acqua.
All’incontro ha fatto arrivare il suo messaggio di sostegno ed adesione anche Erminio Campa, presidente Copagri che non era presente all’assemblea in quanto impegnato all’estero.